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Cronaca

Il Tiziano conteso: Venezia lo restaura, Roma lo vuole esporre al Quirinale

Torna a risplendere il "Martirio di San Lorenzo" dopo il restauro certosino durato più di un anno. Nella capitale vorrebbero l'opera per un'esposizione alle Scuderie del Quirinale

Il "Martirio di San Lorenzo" di Tiziano rimane a Venezia, è casa sua. Non si muove. O forse no. Forse se ne va nel 2013 a Roma, alle Scuderie del Quirinale. A dar bella mostra di sé dopo il restauro iniziato nel 2011 e ultimato recentemente. Di certo si tratta di un capolavoro che torna alla città lagunare, una di quelle opere da scoprire e da ammirare in tutti i cinque metri di sfolgorante magnificenza, in cui le storie e i messaggi terreni e divini si intersecano tra loro. Un'esplosione di senso e di immagini riportata all'originario splendore, dopo che l'opera rischiava di essere rovinata per sempre.

Nemmeno il tempo di ammirarla, però, che il telero potrebbe andare nella capitale per un'esposizione sull'artista originario di Pieve di Cadore che partirà il primo marzo. Il professore emerito Lionello Puppi, che insegna storia dell'arte a Ca' Foscari, però chiede che l'opera rimanga a casa sua. Come riporta La Nuova Venezia, secondo il docente il dipinto sarebbe troppo delicato da trasportare, nonostante il recente restauro.

L'ultima parola ce l'avranno i gesuiti, proprietari del "Martirio", che fin dalla sua collocazione nella loro chiesa a metà Cinquecento, hanno ammirato la sua potenza espressiva. Domani alle 17 la presentazione in pompa magna all'Accademia del "ritorno allo splendore iniziale". La trafila burocratica per chi dal Quirinale desidererebbe l'opera è comunque piuttosto lunga. Dovrebbero essere informati e sollecitati i vertici territoriali dei Gesuiti, la Curia veneziana e la Soprintendenza. Ognuno di questi soggetti dovrebbe fornire il proprio benestare. E c'è chi spera che il "Martirio" rimanga a Venezia. Per sempre.

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