rotate-mobile
Cronaca

Sale la rabbia dei commercianti di Rialto, nessuno sconto sulle tasse

"Continuano a tartassarci", protestano. In ballo il taglio di una riduzione prevista in area rialtina per le attività di artigianato e a servizio dei residenti

Niente più agevolazioni sulla tassa rifiuti, mercato in rivolta. Viene considerato un vero tradimento da parte del Comune la decisione di annullare lo "sconto" del 20% che era stato concesso sulla Tares ai commercianti di Rialto. E adesso, come riporta il Gazzettino, qualcuno propone uno sciopero perché i cittadini si rendano conto della situazione.

A quanto pare non è solo un questione economica - allo stato attuale molti pagano il doppio di due anni fa - ma soprattutto una dimostrazione che il Comune non è interessato a tutelare le piccole attività commerciali a rischio chiusura, con tutte le difficoltà che già ci sono. Loro, insomma, si sentono "abbandonati". Così crescono rabbia e malcontento.

All'epoca della tariffa di igiene ambientale (Tia) lo sconto ammontava al 50%. Dal 2013 però è entrata in vigore la Tares (tributo comunale sui rifiuti e sui servizi), gestita da Veritas, che ha eliminato la precedente agevolazione. Il Comune, per correre in aiuto dei commercianti, ha quindi attivato un'altra riduzione facendosene carico, questa volta del 20%, applicata ai negozi di vicinato e alle attività di artigianato tipico e tradizionale. Tutto annullato, infine, con l'introduzione della Tari (tassa sui rifiuti) nel 2014.

Così, ancora una volta, i commercianti denunciano: Venezia sta perdendo le sue attività locali, le tasse eccessive ed i supermercati uccidono la città, la politica non fa nulla per impedirlo: "Stiamo tutti chiudendo".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Sale la rabbia dei commercianti di Rialto, nessuno sconto sulle tasse

VeneziaToday è in caricamento