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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Stra

Tragedia durante le ricerche di Isabella, è morto il sub rimasto incastrato nel Brenta

Il sommozzatore, in forza alla questura di La Spezia, è rimasto sott'acqua per circa mezz'ora. Necessaria la rianimazione sul posto. Le sue condizioni erano apparse subito critiche

Non ce l'ha fatta Rosario Sanarico, il sommozzatore in forza alla questura di La Spezia rimasto incastrato sul fondo del Brenta durante le ricerche del cadavere di Isabella Noventa, in corrispondenza del confine tra Noventa Padovana e Stra. Verso le 00.30, purtroppo, anche il flebile filo di speranza per le condizioni del 52enne, agente esperto e noto per la propria professionalità all'interno del Cnes (Centro nautico sommozzatori), si è spezzato. I medici hanno decretato la sua morte cerebrale.

"Nonostante gli sforzi dell'equipe medica del Policlinico di Padova, guidata dal prof Sabino Iliceto - precisa una nota della questura di Padova - l'ispettore superiore si è spento tra le braccia della moglie Antonella e dei figli Alessio e Annavera, con il conforto religioso del cappellano della Polizia di Stato don Ulisse Zaggia".

Il sommozzatore era rimasto incastrato nelle chiuse del condotto del canale, mentre era immerso in perlustrazione. Dopo 30 minuti è stato estratto dalle acque, sul versante veneziano con i sanitari del Suem 118 che per oltre mezz'ora hanno tentato di rianimarlo (VIDEO). Purtroppo però, il sub in forza alla questura di La Spezia, sarebbe subito apparso in condizioni molto gravi. Sul posto per avere cognizione di persona di quanto accaduto si sarebbe diretto anche il questore di Venezia, Angelo Sanna.

IL CORDOGLIO DEL QUESTORE DI PADOVA. "La polizia di Stato piange un suo grande eroe - ha detto il questore di Padova, Gianfranco Bernabei - L’ispettore superiore Rosario Sanarico, un gigante buono con esperienza trentennale, si era offerto volontario con il suo consueto entusiasmo e con la forte motivazione che lo contraddistingueva, per partecipare alle ricerche del cadavere di Isabella Noventa, alla guida dei suoi uomini del Centro Nautico e Sommozzatori della polizia di Stato di La Spezia. Un grande esempio di senso dello Stato e di dedizione al dovere che lo ha spinto a sacrificare la sua stessa vita. Siamo tutti stretti intorno alla moglie Antonella e ai figli Alessio e Annavera in questo momento di grande dolore”.

I soccorsi sul posto - VIDEO

Le ricerche di Isabella Noventa erano iniziate giovedì dopo l'ammissione delle proprie responsabilità di Freddy Sorgato davanti al gip. L'autotrasportatore è indagato per omicidio premeditato in concorso con sua sorella Debora e la tabaccaia di Camponogara Manuela Cacco. Accompagnato dagli inquirenti e dal magistrato, è stato portato a Noventa Padovana per ricostruire il delitto e indicare alla polizia dove si trova il cadavere della 55enne di Albignasego scomparsa lo scorso 15 gennaio.

RICERCHE SENZA ESITO. Venerdì mattina, le ricerche sono riprese e, sul luogo dove si suppone che Freddy abbia gettato il corpo di Isabella (in via Argine Destro Brenta, lungo il fiume e vicino alla sua abitazione), è arrivato anche il fratello della donna, Paolo Noventa. Le attività si stanno concentrando su una porzione delimitata del corso d'acqua lunga circa un chilometro. Nella tarda mattinata di venerdì il ritrovamento di un voluminoso sacco di plastica nero aveva fatto pensare ad una svolta nelle ricerche. Al suo interno però c'erano solamente rifiuti e nulla di rilevante per le indagini.

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