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Cronaca Spinea

Nessuna traccia di Mattia, ricerche proseguite tutto il giorno e sospese in serata

Soccorso alpino, pompieri e guardia di finanza al lavoro nella zona di Sappada. Si cerca un escursionista 45enne di Spinea, le operazioni riprenderanno venerdì

Si sono chiuse alle 19.30 le operazioni di ricerca di Mattia Bon, escursionista 45enne di Spinea scomparso da ieri durante una gita in montagna a Sappada. Per ora le ricerche sono state vane e il soccorso alpino ha annunciato che le operazioni riprenderanno domani mattina. Il telefono del veneziano non è più raggiungibile da mercoledì, quando i parenti, a partire dal pomeriggio, hanno cercato di mettersi in contatto con lui.

Escursionista di Spinea disperso

Escursionista disperso, 42 soccorritori all'opera

I tecnici del soccorso alpino di Sappada e Forni Avoltri, in collaborazione con la guardia di finanza e i vigili del fuoco - una quarantina di persone in tutto - hanno perlustrato l'area con quattro unità cinofile. La zona è stata anche sorvolata dall'elicottero della protezione civile. Quattro pompieri hanno trovato la firma dell'escursionista al bivacco Damiana Del Gobbo, a quota 1850 metri. L'escursionista ha indicato il sentiero percorso in salita, il 322, annunciando di voler proseguire verso il passo dell'Arco e il passo Siera. Un cambiamento di programma rispetto alle iniziali intenzioni di recarsi al rifugio De Gasperi. Sono stati perlustrati più volte i sentieri indicati dall'uomo e anche i canaloni e i punti esposti in cui avrebbe potuto eventualmente scivolare, senza esito. Domani saranno impiegati anche due cani molecolari, coi quali si cercherà di capire in che direzione si sia effettivamente mosso, oltre a uno strumento in grado di individuare il cellulare dell'escursionista (purché sia ancora acceso).

Area battuta palmo a palmo

L'ultima persona ad aver visto il 45enne è stato lo zio, poco prima di cominciare la propria escursione. L'ultimo aggancio alla cella telefonica del cellulare di Bon, invece, è avvenuto alle dieci del mattino di mercoledì, quindi quando l'uomo, verosimilmente, non era ancora arrivato al bivacco, essendo partito alle 8.30. Nella notte tra mercoledì e giovedì i soccorritori hanno perlustrato con le torce frontali tutto il sentiero Corbellini e la zona indicata dall'escursionista, sorvolata anche dall'elicottero nei punti più critici. Dopodiché hanno battuto nuovamente palmo a palmo tutto il percorso e altre eventuali deviazioni, anche con calate in corda doppia laddove necessario.

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