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Cronaca Cona / Via Rottanova

Richiedenti asilo di Conetta sfruttati per la vendemmia: rischia il processo per caporalato

Un 37enne marocchino avrebbe assoldato alcuni ospiti bengalesi dell'ex base Nato per dei lavori in un'azienda agricola di Agna. I presunti sfruttati hanno presentato denuncia

Migliaia di richiedenti asilo che chiedono solo di lavorare per racimolare qualche soldo, abituati a salari irrisori e a tutele inesistenti. Di fronte alle tante proteste di chi chiede che il "distretto dei profughi" venga alleggerito dai migranti ospitati negli hub di Conetta (in provincia di Venezia) e di Agna (in provincia di Padova) c'è stato anche qualcuno che avrebbe pensato di sfruttare a proprio vantaggio la presenza di richiedenti asilo: come riportano i quotidiani locali, un'azienda situata in territorio euganeo si sarebbe ritrovata nella necessità di poter disporre di manodopera per la vendemmia dell'anno scorso e si sarebbe quindi rivolta a un 37enne di nazionalità marocchina per reclutarla.

Accusa di caporalato

Quest'ultimo ora è accusato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro per aver proposto 8 richiedenti asilo bengalesi ospitati a Conetta, poi risultati no pagati o sottopagati. I 3 che non avrebbero percepito alcun soldo, una volta rientrati a Conetta, si sarebbero rivolti a un responsabile del centro raccontando l'accaduto: dopodiché sarebbe scattata la denuncia ai carabinieri di Agna, da cui sono scaturite le indagini che hanno portato alla denuncia e ora alla chiusura delle indagini da parte della magistratura: spetterà ora al magistrato chiedere o meno al giudice per le udienze preliminari il rinvio a giudizio del 37enne per caporalato. 

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