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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

"Ridateci la produttività", la petizione supera le duemila firme

I sindacati chiedono un incontro urgente con il sindaco Brugnaro per trovare una soluzione: "Altrimenti riprenderanno le nostre azioni di lotta"

"Il tempo passa ma non arrivano risposte". Per questo motivo i sindacati puntano il dito contro il sindaco Luigi Brugnaro, chiedendo un incontro urgente per fare il punto della situazione. Perchè i tagli in busta paga, dopo l'azzeramento del fondo per la produttività, si fanno sentire sempre più, soprattutto per chi già prima non poteva contare su stipendi esorbitanti. I rappresentanti dei lavoratori, in maniera unitaria, hanno quindi indetto una conferenza stampa per annunciare che la propria petizione in cui si chiedeva il rifinanziamento del fondo oltre che il rispetto del contratto decentrato e una "effettiva" discontinuità nella dirigenza di Ca' Farsetti ("e non come ora che l'ex direttore generale è diventato comandante della polizia municipale con un valzer di poltrone", dichiara Chiara Scarpa del Diccap) ha raggiunto le duemila adesioni.

Un numero molto elevato. Per questo motivo i sindacati chiedono risposte al primo cittadino: "Le ferie sono finite e ormai la nuova amministrazione sta governando da mesi - attacca il Diccap - vogliamo delle argomentazioni chiare, quindi chiediamo ancora un faccia a faccia con Brugnaro". I rappresentanti sindacali, quindi, forti delle adesioni alla raccolta firme, sperano in un chiarimento entro la settimana, altrimenti la vertenza ripartirà con nuove forme di protesta. Come in occasione della Mostra del cinema di Venezia, quando a centinaia sono sfilati sul lungomare fino a quasi al red carpet per alzare ancora di più il tono della propria voce.

"Vogliamo far capire a questa amministrazione - conclude Chiara Scarpa - che il tempo sta scadendo. Che vivere a Venezia o in provincia di Venezia con stipendi di poco superiori o addirittura inferiori a mille euro è quasi impossibile. La situazione per centinaia di famiglie sta diventando praticamente ingestibile". Il documento è stato condiviso oltre che dal Diccap anche dalla Cgil Funzione Pubblica, Cisl Funzione Pubblica, dai Cobas, da CSA e da Uil Fpl, che chiedono anche il "riconoscimento del ruolo della rappresentanza sindacale e il rispetto delle corrette relazioni con i rappresentanti dei lavoratori". 

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