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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Bettin: "Le calotte dei cassonetti funzionano, Mestre è più green"

L'assessore all'Ambiente esalta i risultati nello smaltimento dei rifiuti, ma avverte: "Gli incivili saranno punti sempre più severamente"

L'esperimento dei cassonetti con calotta funziona, almeno secondo l'assessore all'Ambiente Gianfranco Bettin, che in una nota stampa rende noti gli importanti risultati conseguiti dalle singole municipalità del Comune in termini di raccolta differenziata e smaltimento dei rifiuti, numeri che pongono Mestre e la terraferma veneziana ai vertici della classifica della sostenibilità italiana.

IN CRESCITA - “Alla fine del 2013 – scrive Bettin nel suo comunicato stampa - la raccolta differenziata dei rifiuti nella terraferma veneziana era arrivata al 55% circa. Questo dato collocava Mestre e l’intera terraferma ai primissimi posti in Italia tra le città medie e grandi (dai 150/200 mila abitanti in su), malgrado la vastità e la complessità eccezionali del territorio comunale. L’avvio del 2014 sta consolidando questo primato. A marzo, l’introduzione, che si va completando, del sistema con i cassonetti a chiave anche nella municipalità più grande (Mestre centro - Carpenedo), sta portando il record ancora più su, avvicinandolo ormai a quota 60%”.

QUESTIONE DI ABITUDINE - “Nelle municipalità dove il sistema è stato introdotto da più tempo – continua l'assessore - come a Chirignago - Zelarino o Favaro - Campalto ormai siamo stabilmente sul 70%, risultato eccezionale in termini assoluti, e a Marghera, dove è più recente l’introduzione, si sta andando oltre 60%. Anche gli inconvenienti, come gli abbandoni impropri da parte di alcuni cittadini che all’inizio un po’ faticano ad abituarsi al nuovo sistema, dopo qualche settimana di rodaggio tendono a essere superati, riducendo gli abbandoni impropri a quote fisiologiche”.

PECORE NERE – Bettin non risparmia però parole di fuoco verso i cittadini che ignorano le norme e inceppano il meccanismo dello smaltimento: “Diverso è il caso dei veri e propri malfattori, gli incivili che abbandonano non il singolo sacchetto di rifiuti (il nuovo sistema supera ben presto tale inconveniente, incentivando invece i virtuosi) bensì rifiuti ingombranti (malgrado un comodo ecocentro cui conferirli, o il servizio a domicilio, o gli ecocentri mobili) o scarti di sgomberi o di lavorazioni. Costoro, irriducibili e appunto incivili, sono al centro di una dura campagna degli ispettori ambientali, che il nuovo sistema rende più facile, in quanto li isola dall’insieme della comunità cittadina, che infatti sta attivamente collaborando a denunciarli. Cassonetti con la chiave sono ora introdotti anche al Lido dove ci aspettiamo risultati analoghi, come a Burano e Murano, tali da far schizzare i dati dell’intero comune (malgrado l’enorme massa di rifiuti prodotti dal turismo) a livelli di assoluto rilievo. Resta, comunque – conclude l'assessore - il primato italiano di Mestre e dell’intera terraferma, dato incontrovertibile, che ha consentito nel 2013 un risparmio di circa 5 milioni sul costo del Piano rifiuti e quindi nelle bollette degli utenti e, soprattutto, la chiusura dopo circa vent’anni dell’inceneritore di rifiuti. Un primato che il Comune e Veritas intendono ulteriormente rafforzare, grazie alla collaborazione dei cittadini tutti”.

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