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Cronaca

I rifiuti galleggianti invadono la laguna. Il Pd: "Problema da affrontare con urgenza"

Interpellanza all'assessore De Martin: tra le soluzioni proposte ci sono l'aumento del numero dei cestini e incentivi ai commercianti che si muniscono di raccoglitori

Che il problema dei rifiuti galleggianti a Venezia abbia raggiunto livelli preoccupanti, è sotto gli occhi di tutti. Una forma di degrado e di danno ambientale che si aggrava con l'arrivo della bella stagione e il conseguente aumento delle presenze in città, diventando vera e propria emergenza. A portare nuovamente a galla la questione è Monica Sambo, consigliera comunale, assieme ad altri colleghi del Pd e della Lista Casson. Proponendo alcune soluzioni da adottare con urgenza.

Secondo Sambo le calli e i canali colmi di rifiuti incidono profondamente sull'immagine di Venezia, influendo negativamente sia sulla percezione dei turisti che sulla qualità di vita dei residenti. Inoltre "l'elevata presenza di rifiuti nei canali provoca un danno ambientale ineludibile - specifica - dal momento che, trasportati dalle correnti, essi si distribuiscono nella laguna di Venezia, arrivando di qui al mare e ai litorali". Quello della plastica nei mari, poi, è un problema ormai tristemente noto, trattato anche alcuni giorni fa a bordo della nave militare Amerigo Vespucci.

"In campagna elettorale il sindaco aveva promesso di perseguire una battaglia personale contro il degrado della città - continua la consigliera - di cui i rifiuti costituiscono parte indiscussa. Ad oggi tuttavia, non si rileva alcun cambiamento in materia". Ecco perché il Pd e la Lista Casson, per avviare la discussione in consiglio comunale, hanno depositato un'interpellanza all'assessore. I consiglieri di minoranza, consci della necessità di affrontare la questione con un "approccio scientifico integrato e innovativo", propongono alcune soluzioni. Eccole:

·  aumento del numero di cestini e loro disseminazione in ogni zona del centro storico, e non solo nei punti nevralgici; l'aumento dei costi della raccolta verrebbe almeno in buona parte compensato con la sensibile diminuzione dell'abbandono dei rifiuti che richiede una raccolta manuale più onerosa;

·  dislocazione di presidi per la raccolta dei mozziconi di sigarette negli imbarcaderi e nei luoghi di maggior aggregazione;

·  integrazione  di sistemi innovativi per la raccolta dei rifiuti galleggianti nei canali e sistematico utilizzo di tali tecnologie non solo nei canali principali ma anche nei canali secondari, dove spesso si accumulano enormi quantità di rifiuti a causa del più difficile ricambio idrico;

·  incentivazione per tutte le attività commerciali che servono bibite o spuntini veloci (street food) di dislocare nei siti di stazionamento esterni ai propri locali dei cestini rimovibili per la raccolta dei rifiuti;

·  aumento del servizio di vigilanza nel territorio, come azione deterrente ed eventualmente di contrasto;

·  istituire corsi di educazione ambientale per le scuole e per tutti i cittadini;

·  creazione di centri specializzati per la raccolta di vetro e plastica, da dislocarsi in determinati punti della città, in cui il cittadino possa portare le proprie bottiglie di vetro/plastica ed ottenere, in cambio, una riduzione nella tassa di igiene ambientale o altro tipo di agevolazioni.

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