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Cronaca San Michele al Tagliamento

Divieto di fumo a Bibione, il sindaco esulta: «Dai risultati straordinari benefici alla qualità dell'aria»

La conferma dalle analisi fatte nell’agosto scorso e pubblicate in questi giorni in un una specifica relazione scientifica dalla Fondazione Ircss, Istituto tumori di Milano

Il divieto di fumo in spiaggia a Bibione introdotto quest’anno con un’ordinanza emanata dall’amministrazione comunale di San Michele al Tagliamento ha dato risultati estremamente positivi e, soprattutto, ha determinato un netto miglioramento nella qualità dell’aria. La conferma viene dalle analisi fatte nell’agosto scorso e pubblicate in questi giorni in un una specifica relazione scientifica dalla Fondazione Ircss (istituto tumori di Milano), dal titolo “Confronto inquinamento in spiaggia da fumatori”. I rilevamenti sono stati effettuati attraverso un analizzatore calibrato, un misuratore di “black carbon” per rilevare l’inquinamento in spiaggia eseguiti dal professor Roberto Boffi pneumologo e luminare della Fondazione Ircss assieme ai ricercatori Ario Ruprecht e Cinzia De Marco.

I benefici della qualità dell'aria

«La nostra scelta ha portato straordinari benefici alla qualità dell’aria, alla salute delle persone e quindi all’ambiente – ha sottolineato il sindaco Pasqualino Codognotto -  e soprattutto non è stata calata dall’alto ma alla base ci sono stati uno studio ed una capillare informazione su tutto il territorio». Codognotto ha proseguito: «abbiamo coinvolto tutte le associazioni di categoria attuando una prevenzione a tutto campo, grazie anche all’ottimo lavoro dei nostri agenti della polizia locale. Ciò è testimoniato dal fatto che il numero delle sanzioni elevate è stato irrisorio». Il Black Carbon costituito essenzialmente da particelle di carbonio elementare è un inquinante primario emesso durante la combustione incompleta di combustibili fossili e della biomassa come le sigarette. Il black carbon risulta dannoso per la salute sia per la natura fisica di nanoparticella che per il fatto che sulla sua elevata superficie specifica è in grado di veicolare all’interno dell’organismo umano sostanze cancerogene e genotossiche quali ad esempio gli idrocarburi aromatici (IPA) e i metalli. 

Meno persone esposte al fumo

Lo stesso professor Boffi ha confermato l’ottima riuscita del divieto di fumo: «Anche nelle aree fumatori, poste al limite della spiaggia, non si raggiungono le concentrazioni di black carbon che si registravano prima. Il collocamento delle aree fumatori hanno funzionato benissimo, infatti non si registra passaggio di agenti inquinanti da queste aree alla spiaggia. Il fumo si disperde verso la strada». Dalla relazione emergono i dati del miglioramento della qualità dell’aria: nel 2014 circa 12 persone ogni 9 ombrelloni erano esposte per circa 6 minuti ogni ora ad elevate concentrazioni ed a picchi notevoli di inquinamento da fumo di sigaretta; nel 2019 con l’introduzione del divieto di fumo e l’installazione dei siti per fumatori relativamente lontani dagli ombrelloni, le persone esposte sono drasticamente diminuite. Nei prossimi giorni il sindaco Codognotto invierà i risultati della relazione scientifica al Ministero della Salute affinchè si valuti la modifica della Legge Sirchia con introduzione del divieto di fumo in spiaggia.

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