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Cronaca Dolo

Rincari autostradali, la Cav: "Con concessione più lunga più sconti"

La società di gestione del tratto autostradale tra Mestre e Padova: "Tariffe decise dal ministero. Non ne ricaviamo alcun profitto"

Il tratto autostradale Mestre-Mirano/Dolo è gratuito per tutti, quello tra Mirano-Padova Est (anche provenendo dal casello di Mestre) costa 2,80 (nel 2012 3,30) con una decurtazione del 40% per i residenti dei comuni di Mirano, Pianiga, Dolo, Mira e Spinea per i prossimi due anni. Questa in sintesi la precisazione, in seguito alle polemiche di questi giorni per gli aumenti dei pedaggi, di Tiziano Bembo, presidente della Cav, la società pubblica nata nel 2008 al 50% di Regione Veneto e Anas, che ha in concessione per 22 anni (scadenza 2032) la gestione del tratto della A4 tra Padova e Mestre, il Raccordo del Marco Polo e la Tangenziale Ovest di Mestre.

Società, che ha il compito di rimborsare all'Anas oltre un miliardo di euro che le è stato anticipato per costruire il Passante di Mestre, recuperare risorse da destinare a ulteriori investimenti di infrastrutture nel Veneto e gestire il complesso sistema di attraversamento del Veneto orientale costituito dall'abbinamento del Passante alla Tangenziale di Mestre.

Bembo mette le mani avanti e precisa che sia gli sconti che la percentuale di aumenti delle tariffe sono decisi dal Ministero delle Infrastrutture di concerto con il ministero dell'Economia e delle Finanze, per cui "il pedaggio del tratto Padova Est-Mirano/Dolo è conforme con quanto stabilito dal Cipe. Dal 2009 al 2012 - spiega - le tariffe sono diminuite; gli incrementi autorizzati negli ultimi due anni aggiunti ai decrementi dei primi tre anni corrispondono a un valore medio incrementale nei 5 anni pari al 3,18% ampiamente nella media degli aumenti tariffari autostradali nazionali".

Bembo aggiunge, tra l'altro, che il sistema di abbonamenti sulla tratta Padova Est-Mirano/Dolo "è un progetto sperimentale autorizzato per un tempo determinato, due anni, con monitoraggio costante degli effetti. Al Centro servizi di Mestre sono già state fatte 59 richieste, altre 85 a Padova. I 2,80 ripartiti sui 44,650 sono pari allo 0,06 euro per km. La Cav non ne ricava il minimo profitto, anzi ne ha una perdita di ricavi di pedaggio".

Partendo dal fatto che ogni attività gestionale spetta al Ministero delle Infrastrutture, Bembo annuncia che il successivo passo è la richiesta un allungamento della concessione che estenda quindi da 22 ai 40 anni, come per tutte le altre società di gestione autostradale. "Questo ci consentirebbe - rileva - di fare altri calcoli, di plasmare il rientro dei costi in più anni e quindi un'ipotesi di margine scontistica più allargata". Il presidente tiene a precisare che la Cav si è occupata anche delle opere complementari, della viabilità in accesso alla tratta autostradale di competenza, che tra poco saranno pronti i caselli di Martellago e Maerne, lo svincolo di Marcon e "in due anni ha già saldato quasi metà del debito. "La distribuzione degli utili, che avverrà solo a costi pagati - chiarisce - sarà destinata solo per altre opere". Alle polemiche per i rincari, Bembo replica ricordando che i pendolari "da Rovigo a Padova pagano 3,40, 2,60 euro da Treviso Sud a Mestre 2,60. Sono pendolari diversi questi?". (Ansa)

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