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Cronaca

Sciopero logistica e trasporti: "Contratto fermo da 2 anni, dumping e ricatti: ora basta"

Corrieri, spedizionieri, cooperative e appalti. Nella globalizzazione la consegna merci "è un business, ma per pochi". Filt Cgil: "L'assenza di regole favorisce la malavita organizzata nel settore"

C'è soddisfazione mentre prosegue lo sciopero indetto dal sindacato Filt Cgil e dai lavoratori della logistica e dei trasporti e che è al secondo giorno dei 3 programmati di astensione lavorativa. "Volantinaggio e presidi a Porto Marghera - racconta Marcello Salbitani della sigla sindacale - hanno avuto un'adesione massiccia. Molti gli autisti che trovandosi lì per caso, nelle prime ore del mattino, hanno aderito e appoggiato spontaneamente l'agitazione e il motivo di essa".

"Dumping e ricatti psicologici ai lavoratori"

Nell'era della globalizzazione il settore delle consegne è un business sempre più interessante. Senza regole e tutele rischierebbe di rimanerlo per pochi. La galassia di lavoratori che operano per le ditte, gli appalti, le cooperative, contemplerebbe inquadramenti con regole disomogenee e al ribasso, mentre il contratto nazionale di lavoro manca di rinnovo da quasi due anni. "Una condizione inaccettabile - scrive la Filt di Venezia - che crea danno economico e normativo agli addetti, non solo dell'autotrasporto, ma anche delle cooperative oltre che ai dipendenti diretti degli spedizionieri. Purtroppo l’assenza di contratto facilita le infiltrazioni di malavita organizzata, creando ulteriori scompigli e disagi, un dumping economico serrato e possibili ricatti psicologici". Conclude Salbitani: "Continueremo ancora con il presidio e il volantinaggio a Porto Marghera. Ci aspettiamo una partecipazione elevata e motivata come quella del secondo giorno, sostenuti dal fatto che solo così la lotta iniziata potrà portare la parte padronale a modificare le proprie posizioni".

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