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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

"Diagnosi tardiva e danni permanenti", l'Ulss 3 condannata a risarcire 2 milioni di euro

La donna ora ha 53 anni e nel 2006 non venne riconosciuto un trombo in tempo a Piove di Sacco, allora sotto l'azienda sanitaria di Chioggia. "Assolti" i medici dell'ospedale di Padova

"Diagnosi tardiva di un trombo e conseguente ritardo nell'inizio della terapia", per questo motivo una donna di 53 anni di Piove di Sacco dovrà essere risarcita con quasi 2 milioni di euro dall'Ulss 3 "Serenissima". Come riportano i quotidiani locali, la sentenza è arrivata da parte del Tribunale civile, secondo cui la responsabilità sarebbe stata dei sanitari che presero in cura la paziente per primi, il 6 aprile del 2006, all'ospedale di Piove di Sacco. All'epoca facente parte dell'Ulss 14 di Chioggia. Per questo motivo ora il Tribunale si rivale sull'Ulss 3.

"COLPA DEI MEDICI DI PIOVE DI SACCO"

La donna dovrà essere risarcita anche degli interessi e dei costi sostenuti per le consulenze medico legali (una cifra nell'ordine di centomila euro). Secondo il giudice, dunque, i medici che presero in carico la paziente in un secondo momento, ossia quelli di Padova, non avrebbero colpe. La donna venne trasferita dopo qualche ora da Piove di Sacco, dopodiché fu sottoposta a trattamento trombolitico. Ma il trombo con conseguente emorragia cerebrale, secondo quanto accertato dalle perizie, sarebbe stato individuabile già a Piove di Sacco. La donna da quel giorno è rimasta invalida all'80%.   

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