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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

App anti calamità: a "salvare" le aziende ci pensa un cafoscarino

Giuseppe da Re è tra gli sviluppatori del progetto RiskApp, un'applicazione sviluppata con un algoritmo che calcola il rischio di danni da calamità nelle imprese e permette di agire in modo da evitarli

Evitare che un’alluvione o un fulmine abbiano luogo non è certamente possibile, ma calcolare i danni che queste calamità naturali possono provocare all’interno di un’azienda sì. Un’operazione anche piuttosto semplice, “a portata di mano” si direbbe grazie ad un’applicazione: RiskApp. Un'operazione che può davvero salvare un'azienda.

L'APPLICAZIONE. L’idea parte da Giuseppe Da Re, neolaureato cafoscarino in International management, che insieme ad altri quattro studenti, Pierpaolo Toniolo, Luca Scarparo, Federico Carturan, Francesco Xodo, ha sviluppato il progetto: l’applicazione, grazie ad un algoritmo, è in grado di calcolare i rischi derivanti da calamità naturali nelle aziende e di conseguenza offre la possibilità di agire con interventi mirati all’interno della stessa in modo da prevenirne i danni. Un calcolo che sembra essere imprescindibile se è vero che, come si è stimato, il 90% delle Pmi che non riprende l’attività in una settimana, e dopo una calamità è praticamente impossibile, fallisce entro un anno. Il 96% delle Pmi, d’altra parte, non è assicurato contro i danni indiretti, ad esempio la chiusura temporanea dell’azienda come ‘effetto collaterale’ di un’alluvione.

UN AIUTO CONCRETO. E così ecco il progetto della giovane società di studenti, diventato possibile grazie ad un investimento, un’iniezione di fiducia che finalmente potrà essere un aiuto concreto per le piccole e medie imprese che non possono permettersi un risk manager: un dispositivo mobile, invece, oggi può essere davvero alla portata di tutti.

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