Botte da orbi di notte tra bengalesi fuori da un kebabaro di Castello

Botte da orbi verso l'1.30 della notte in centro storico. Volano calci, pugni e i cocci di bottiglia vengono puntati (e usati) contro i rivali. La violenza è esplosa cieca tutta in una volta, svegliando il vicinato. La nuova "puntata" di una saga tra cittadini bengalesi che con ogni probabilità ha avuto episodi passati è iniziata con una vetrina di un kebabaro mandata in frantumi a colpi di bastone. Il portiere di un albergo di campo Santi Filippo e Giacomo ha chiamato subito il 113. Stavolta, dal rumore di vetri infranti, si stava superando il limite.

A fronteggiarsi due fazioni di cittadini bengalesi, pare per una questione di debiti non saldati. Motivi futili. Una bevuta offerta e una no. Argomenti del genere. Fatto sta che i litiganti perdono il controllo e parte l'assalto al kebabaro. Il titolare, vista la mal parata, sembra si sia chiuso dentro con i propri "amici". Ma gli altri non hanno certo desistito. Per aprirsi la via hanno scelto la soluzione più semplice, ovvero distruggere la vetrina, scassinando anche la porta d'ingresso. Ne è scaturito un parapiglia all'esterno del locale di calle Rimpetto la Sacrestia a Castello tra almeno cinque persone. Tre delle quali sono rimaste ferite alla testa per quei cocci di bottiglia usati come arma da taglio.

La zuffa è continuata per alcuni minuti, tanto che il titolare dell'esercizio, per salvare la pelle, aveva chiesto rifugio al commissariato di fondamenta San Lorenzo, una cui pattuglia ha rintracciato altri quattro litiganti nei pressi del luogo della rissa. Tutti (titolare del kebabaro compreso, 31enne) sono stati denunciati per rissa. Si tratta di persone dai 25 ai 30 anni. Tre di loro, pur riportando ferite alla testa, hanno rifiutato le cure dei sanitari del Suem. Intervenuti sul posto. La posizione di altri tre connazionali dei denunciati sono al vaglio.