"Il mio Dio vi punirà". Questa è stata l'ultima maledizione che un 23enne tunisino ha scagliato contro i poliziotti a piazzale Roma prima di essere ammanettato e portato in questura per rapina impropria e resistenza a pubblico ufficiale. Era da poco passata l'una di notte, infatti, quando gli agenti del commissariato San Marco si sono imbattuti in una rissa tra il giovane e il gestore di un chiosco per la vendita di bibite tra il ponte di Calatrava e i giardini Papadopoli.

Il giovane, di nazionalità tunisina, aveva rubato al commerciante una lattina di birra mentre quest'ultimo la stava porgendo a un cliente. E' stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, con il gestore, un 49enne veneziano, stufo delle scorribande dell'interlocutore ubriaco, che è uscito dal baldacchino e ha affrontato a tu per tu il giovane. Risultato: una rissa senza esclusione di colpi, che ha visto il veneziano però soccombere a causa di una spinta all'addome dell'aggressore, che ha iniziato poi a scaricare alcuni pugno al volto e una pedata al costato.

Uno disteso a terra, l'altro in piedi. In quel momento sono intervenute le forze dell'ordine, che hanno dovuto faticare non poco per bloccare il malintenzionato. Anche i clienti non sono riusciti a dividere i contendenti. Poi il 23enne, che aveva capito di essere vicino all'arresto, ha tentato di fuggire scavalcando una recinzione e nascondendosi tra le aiuole. Per lui, poi, sono scattate le manette. Stamattina è stato condannato a un anno di reclusione pena sospesa e 200 euro di multa. Il 49enne veneziano, invece, è stato dimesso dal pronto soccorso con quindici giorni di prognosi a causa di un pugno che lo ha raggiunto all'arcata sopraccigliare sinistra, una costola fratturata (a causa con ogni probabilità di una pedata) e un trauma cranico riportato dopo la caduta a terra poiché ha sbattuto con la nuca.