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Cronaca Jesolo

Tre risse nel giro di 24 ore nelle discoteche jesolane: ragazzi feriti e al pronto soccorso

Il primo episodio nella notte tra venerdì e sabato a Cavallino-Treporti, il secondo e il terzo un giorno più tardi: in tutti i casi è intervenuta la polizia. Almeno in 2 finiti all'ospedale

Tre aggressioni nel giro di 24 ore in corrispondenza di 3 discoteche tra Jesolo e Cavallino-Treporti. La più grave nella notte tra venerdì e sabato, quando un veneziano di 20 anni, secondo il suo racconto, sarebbe stato circondato al culmine di una lite verbale da 7 giovanissimi, mentre si trovava in compagnia di un amico. A quel punto sarebbero partiti diversi colpi proibiti al volto nei confronti del ragazzo, il quale poi ha descritto i suoi aggressori che nel frattempo si sono allontanati per evitare guai. Il ferito è stato soccorso dai sanitari del 118 per una ferita sanguinante al labbro: all'inizio aveva dichiarato di essere caduto accidntalmente fuori dal locale, ma la tipologia di traumi non combaciava con la sua ricostruzione. Poi è venuta fuori la verità: la vicenda avrebbe coinvolto tutti giovani tra 17 e 20 anni. 

Due risse anche stanotte

Sul posto sono intervenuti gli agenti del commissariato locale, al pari di altri due episodi violenti sul litorale: nella notte tra sabato e domenica, infatti, si sono verificate altre due risse, stavolta a Jesolo. Lo scenario le uniche due grandi discoteche che hanno già iniziato la stagione. Il primo problema verso l'una circa, quando il responsabile della sicurezza di un locale notturno ha chiesto l'intervento delle forze dell'ordine per una rissa avvenuta poco prima nel locale. Un ragazzo appariva ferito al volto. Giunta sul posto, la volante ha raccolto la testimonianza della vittima, la quale ha raccontato di essere stata colpita da una persona di etnia nordafricana con un pugno in bocca. Medicato dai sanitari del 118, il ragazzo è stato informato delle sue facoltà di legge. 

Pugni in faccia e giovane al pronto soccorso

Dopo poche ore gli agenti del commissariato sono dovuti intervenire per un altro episodio simile, quando ormai erano le prime luci dell'alba: giunti sul posto gli operatori hanno identificato il presunto aggressore, ma non c'era traccia della vittima. Sentite le prime dichiarazioni dei presenti, la pattuglia si è recata al pronto soccorso dove è stato individuato anche il giovane ferito che, però, non era in grado di fornire indicazioni in quanto i sanitari stavano operando una sutura al labbro. Spetterà a lui decidere se procedere a querela di parte. 

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