Municipalità, dopo il ricorso al Tar la protesta a Ca' Loredan: "Privati della democrazia"
Riunione straordinaria convocata per lunedì pomeriggio dal presidente del Consiglio delle Municipalità: si è alimentato il malumore per la revoca di deleghe e di responsabilità
Un consiglio di Municipalità andato in scena sotto i portici di Ca' Loredan. Come riportano i quotidiani locali è quello convocato dal presidente del Consiglio, Giovanni Andrea Martini, nel pomeriggio di lunedì, per fare il punto sulla delicata situazione che stanno vivendo le circoscrizioni di Venezia, private, di fatto, della possibilità di svolgere il proprio ruolo e di avere un rapporto diretto con i propri cittadini, fornendo dei servizi.
le deleghe alle Municipalità centralizzandole tutte in capo alla Giunta, esautorando anche il consiglio comunale, "quasi a voler porre tutte le decisioni ad un solo organo per poter avere tutta la situazione sotto controllo", come aveva commentato Gabriele Fumai, vicepresidente della I Commisione Consiliare. La protesta nei confronti del primo cittadino è doppia, ed unisce la maggioranza di centro-sinistra e la minoranza di centro-destra di Venezia, Murano e Burano: da una parte si rivendica il diritto di avere una sede per le riunioni, dall'altra si lamenta l'impossibilità di prendere decisioni in tema di servizi sociali, asili nido e viabilità. Da alcuni mesi, infatti, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ha sottratto
Sono cinque su sei i presidenti delle Municipalità che hanno firmato il ricorso al Tar contro la Giunta (unico astenuto il presidente di Favaro, Marco Bellato, eletto con la lista Brugnaro, ed unico ad essere d'accordo con l'accentramento operato dal sindaco di Venezia), e che nella giornata di lunedì non hanno mancato di ribadire la necessità di un decentramento dei poteri, necessario in un periodo delicato come questo per Venezia. Il pensiero comune è che la Municipalità sia un momento indispensabile di democrazia, di rapporto tra le istituzioni ed il territorio. L'unico modo di avere trasparenza tra i cittadini e chi governa la città.