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Pressing dei sindacati sul Consiglio: "Contratto e precari, risposte veloci" VIDEO

Riunione tra sigle e capigruppo a Ca' Farsetti. In ballo 3 ordini del giorno sui temi principali. Si cercherà la quadra nei prossimi giorni: "Arrivi entro l'assestamento di bilancio"

Pressing dei sindacati sul Consiglio comunale. La volontà è di riaprire le trattative sul contratto decentrato, dopo il referendum interno tra i dipendenti che ha certificato la netta opposizione dei lavoratori all'intesa siglata dalla Cisl con la dirigenza. Ma i nodi sul tavolo sono molti: c'è anche la richiesta di tutte le sigle (esclusa la Cisl) di sfruttare le novità normative provenienti da Roma e dal decreto Madia per stabilizzare i lavoratori a tempo determinato che a dicembre si sono visti lasciare a casa ("è stato fatto un passo da parte di questa amministrazione con la stabilizzazione di 24 lavoratori - dichiara il segretario del Diccap, Luca Lombardo - con il decreto Madia c'è la possibilità di prevedere un piano di deprecarizzazione tra il 2018 e il 2020, questa è la strada"). Le sigle sindacali, in più, chiedono che si passi alla "fase 3" della riorganizzazione della macchina comunale, "mediante anche un confronto con le sigle sindacali al fine di dare la giusta collocazione al personale oggi 'nel limbo'".

Su questi temi vertono i 3 ordini del giorno predisposti dai sindacati e sottoposti alla conferenza dei capigruppo a Ca' Farsetti durante un faccia a faccia giovedì mattina. Presenti i rappresentanti di maggioranza e opposizione, che, preso atto della documentazione, si incontreranno di nuovo per trovare una sintesi comune. Se sarà possibile. Da una parte le minoranze, con Partito Democratico e Movimento Cinque Stelle a puntare l'attenzione sui risultati del referendum ("è questione di democrazia"), dall'altra i rappresentanti della lista Fucsia e della Lega Nord, ago della bilancia della maggioranza.

"Abbiamo chiesto di farsi portavoce col sindaco dei contenuti che si sono discussi - ha spiegato a caldo il segretario della Fp Cgil, Daniele Giordano - Chiediamo risposte celeri, anche perché il 26 di luglio è previsto il Consiglio sull'assestamento di bilancio, e una riorganizzazione del personale è legata a doppio filo a quest'ultimo. E' chiaro che una risposta tardiva la dovremo intrerpretare come una chiusura. Allo stesso modo se il Comune non intenderà riprire le trattative sul contratto decentrato, sarà il giudice a decidere". 

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