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Cronaca Cona / Via Conetta

Rivolta a Conetta dopo la morte della giovane: 25 operatori "reclusi" per ore nell'ex base

Una ivoriana di 25 anni ha perso la vita nei bagni. Il via alla protesta verso le 18, con gli ospitati che hanno bloccato gli ingressi. Dipendenti della coop in un container per sicurezza

Alla fine le proteste sono durate fino a notte inoltrata. E 25 operatori della cooperativa che gestisce l'ospitalità dei profughi, sono rimasti "reclusi" in un prefabbricato per motivi di sicurezza. Potendo uscire con i loro mezzi solo verso l'1.30 per tornare a casa. A consigliare loro di rimanere all'interno della struttura sono state le forze dell'ordine, schierate in corrispondenza degli ingressi della base per tenere sotto controllo la situazione. Lunedì, infatti, nell'ex compendio militare di Conetta una giovane donna, Sandrine Bakayoko, 25enne ivoriana richiedente asilo, aveva perso la vita dopo aver accusato un malore mentre faceva la doccia nella zona dei bagni. I soccorsi sono giunti alle 12.50, ma poco dopo è sopravvenuto il decesso.

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LA TRAGEDIA: RAGAZZA PERDE LA VITA NEI BAGNI

La vittima è deceduta durante il trasferimento in ospedale a Piove di Sacco. I profughi hanno lamentato un presunto ritardo di ore nel lanciare i soccorsi, ricostruzione smentita dalle autorità: "L'allerta è scattata subito", si era sottolineato. Fatto sta che la situazione nel campo era esplosiva già da prima. Sono più di un migliaio le persone ospitate all'interno, con i conseguenti problemi logistici nel gestire una mole del genere di persone. L'onda emotiva della tragedia si è legata alle condizioni difficili in cui vivono i profughi. Fino alla decisione di bloccare il cancello di ingresso dalle 18 in poi. Tra urla, cartelli e fuochi per scaldarsi. Carabinieri e polizia (sul posto il comandante provinciale dell'Arma, Claudio Lunardo, e il questore Angelo Sanna) si sono schierate in forze per tenere sotto controllo la situazione dal punto di vista dell'ordine pubblico.

LE REAZIONI DELLA POLITICA

E' stata una lunghissima serata per gli operatori della coop Ecofficina, rimasti in un prefabbricato fino a dopo l'una. Tra di loro anche due medici e un'infermiera. Qualche profugo avrebbe bussato insistentemente alla porta, mentre l'intero campo è stato occupato dai suoi ospitati. A un certo punto è anche stata staccata la corrente. Alla fine gli operatori si sono allontanati in auto, alcune colpite dai manifestanti. Martedì, a protesta conclusa, si attendono di conoscere le decisioni della prefettura. Il nuovo titolare di Ca' Corner, Carlo Boffi, lunedì aveva dichiarato che Conetta dovrà essere alleggerita. Dopo i fatti delle ore successive con ogni probabilità scatteranno misure sanzionatorie nei confronti dei promotori delle proteste, oltre che un'accelerazione nel piano di trasferimenti chiesto a gran voce anche dai residenti e dall'amministrazione comunale di Cona.

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