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Cronaca

"Per arrivare prima al mare", così si diceva della nuova rotatoria Picchi

Le problematiche del traffico non sono state risolte, in più, se ne sono aggiunte delle altre: infiltrazioni nei muri di contenimento e caos costante

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di VeneziaToday

Chi si ricorda della gigantesca scritta che primeggiava sulla Rotatoria Picchi, durante i lavori di costruzione della nuova rotatoria lo scorso anno tra il 2011 ed il 2012? Bene, oggi possiamo dire che si arrivava prima al mare di Jesolo, ma prima dei lavori per la costruzione del sottopasso, oggi praticamente questo snodo è diventato un' imbuto.

La nuova rotatoria Picchi è nata male, oltre al dilemma del traffico dei fine settimana, c'è un problema dietro l'altro, una ogni giorno, la panacea voluta dai politici di turno, sentendo loro, era propria la vecchia rotatoria, ma spesso quello che si impara sui libri, poi nella pratica diventa esattamente il contrario, così è accaduto anche per quest'opera pubblica.

I lavori pubblici avrebbero dovuto "risolvere", ed invece, a giudicare dal caos di ogni fine settimana fino ad oggi, di problemi nella viabilità di Jesolo ne ha aggiunti altri, in pratica per chi ci transita in entrata ed in uscita è diventato un dramma. Dicevano che costruendo una deviazione con il sottopasso si sarebbe smistato il traffico diretto a Jesolo o a Cavallino-Treporti, ed invece non è stato così.

Claudio Vianello

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