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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Vigonovo

Minaccia di impiccarsi ad un ponte: salvato dallo scatto provvidenziale del negoziatore

L'episodio a Vigonovo. Un appuntato donna ci ha parlato fino all'arrivo dell'operatore scelto. A spingere l'uomo a questo gesto la depressione per una cartella Equitalia da 200mila euro

Un gesto estremo sventato all'alba di lunedì a Vigonovo. Agli occhi del passante che ha lanciato l'allarme, verso le 5 del mattino, si è presentata una scena angosciante: l'aspirante suicida si trovava a cavalcioni sul parapetto del ponte che sovrasta il Brenta e si era annodato al collo un cavo elettrico, legando l’altra estremità alla ringhiera. Diceva di essere intenzionato a lasciarsi cadere.

Soccorsi e negoziazione

Sul posto si sono precipitati i carabinieri, con pattuglie della stazione di Camponogara, della tenenza di Dolo e della stazione di Vigonovo, nonché i vigili del fuoco e i sanitari del 118. La situazione era estremamente delicata: si trattava di un 42enne di Camponogara, già in cura per una crisi depressiva dovuta a dei vecchi debiti accumulati e che evidentemente l'uomo ha difficoltà a ripagare. Così è stato deciso di fare intervenire un mediatore, un maresciallo specializzato in negoziazione del Nucleo investigativo del comando provinciale carabinieri di Venezia.

Salvataggio

Fondamentale il ruolo di un appuntato donna della stazione di Camponogara, la quale è riuscita a intaurare un dialogo con il malcapitato, permettendo di guadagnare il tempo necessario all'arrivo del negoziatore. Quest'ultimo ha proseguito la negoziazione con il 42enne, riuscendo infine a bloccarlo - con l'aiuto degli altri soccorritori - approfittando di un momento di cedimento e distrazione. Una volta scongiurato il pericolo, l'uomo è stato trasportato all'ospedale di Dolo per le cure del caso. L'intervento si è concluso verso le 7.30.

L'origine della crisi: una cartella da 200mila euro

Da quanto emerso, l'uomo, padre di famiglia e di professione autotrasportatore, ha dovuto fare i conti con un vecchio debito con il Fisco: una cartella di Equitalia del valore di 200mila euro, risalente al 2004. Una "tegola" di cui però il 42enne riterrebbe responsabile il proprio commercialista. La crisi sarebbe sopraggiunta circa un mese fa, con l'inizio della depressione e le prime manifestazioni di intenti suicidi.

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