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Sanità: la "rivoluzione del cestello" salva da aneurisma una 60enne

La donna è stata operata all'ospedale dell'Angelo di Mestre. Un "contenitore" di pochi millimetri ha permesso di incapsulare l'aneurisma. E' il primo intervento del genere nel Triveneto

Un "cestello metallico" per incapsulare l'aneurisma cerebrale e renderlo inoffensivo, garantendo la salute del malato. Il nuovo strumento, delle dimensioni di pochi millimetri, è stato installato con successo su una paziente veneziana sessantenne all'ospedale dell'Angelo di Mestre, primo caso del Triveneto, dall'equipe di neuroradiologia interventistica guidata dal dottor Enrico Cagliari.

La rivoluzione del "cestello" è particolarmente efficace in casi di aneurisma giudicati inoperabili e la cui rottura significherebbe l'emorragia e la morte. "Ci sono situazioni che rendono impossibile l'approccio chirurgico tradizionale e anche quello della microchirurgia più innovativa - spiega Cagliari - perché le conseguenze sul paziente potrebbero essere molto pesanti. Il cestello, in lega metallica a maglia finissima, ci permette di escludere dal circolo arterioso l'aneurisma, cioé una dilatazione della parete dell'arteria in questo caso cerebrale, incanalando il flusso del sangue arterioso nelle vie sane, prevenendo la rottura della sacca aneurismatica". L'intervento dura tre ore, in anestesia generale. (Ansa)

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