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Cronaca Tessera

Save risponde alle proteste dei trasportatori: "Critiche inutili"

Dopo l'entrata in vigore dell'ordinanza Enac che disciplina i parcheggi all'aeroporto Marco Polo non sono mancate le polemiche degli operatori

Botta e risposta tra Save Spa e gli operatori turistici che orbitano intorno all'aeroporto di Tessera. Dopo l'entrata in vigore dell'ordinanza Enac che disciplina il sistema viario landside del Marco Polo, infatti, non sono mancate le proteste di chi tutti i giorni deve caricare e scaricare persone e merci negli spazi dello scalo lagunare; Save ha quindi deciso di “fare chiarezza” e, attraverso una conferenza stampa, ha cercato di far valere le sue ragioni e illustrare a tutti le caratteristiche della nuova normativa.

COME FUNZIONA – Save ha iniziato spiegando proprio il contenuto complessivo dell'ordinanza Enac, che “razionalizza e aggiorna la disciplina di accesso, circolazione e sosta di automezzi, mezzi speciali e ogni altro mezzo adibito al trasporto di persone e cose per uso privato o pubblico sulle aree demaniali, aperte all’uso pubblico, dell’aeroporto, a salvaguardia dell’accessibilità, della fruibilità e soprattutto della sicurezza dell’utenza”; la norma punta anche a reprimere “fenomeni di abusivismo in materia di circolazione e sosta di detti autoveicoli nel sedime aeroportuale”. In termini pratici viene mantenuto “l’accesso gratuito per i primi dieci minuti in tutti i parcheggi dell’aeroporto. Per quanto riguarda i tre parcheggi più prossimi all’aerostazione, vale a dire Stop&Go, Sosta Breve, Speedy Park, dove anche è possibile accedere (e sostare) gratuitamente per tre volte, per un massimo di dieci minuti ogni volta, nell’arco della stessa giornata, solo a partire dal quarto passaggio viene applicata una tariffa di 18 euro”.

ACCORDI E PROTESTE – Save specifica quindi che “tale regolamentazione non riguarda i privati cittadini, che non hanno generalmente motivo di accedere per più di una o due volte al giorno in tali aree di sosta”, ma a venire chiamati in causa sono piuttosto gli operatori che esercitano un'attività commerciale di trasporto viaggiatori. “È opportuno però evidenziare – sottolinea la società - che circa il 98,5% dei veicoli che transitano in questi parcheggi effettua meno di quattro passaggi al giorno”. “Gli NCC (Noleggio con conducente) hanno risposto a questa normativa positivamente – spiega sempre Save - ben 385 operatori hanno stipulato un contratto annuale che prevede l’utilizzo di specifiche aree di parcheggio”, e il numero sarebbe in continua crescita. “Al contrario – continua l'azienda - un numero sparuto di operatori, circa una ventina, ha sollevato le uniche, se pur rumorose, proteste. Si tratta di proprietari di hotel e parcheggi limitrofi all’aeroporto che trasportano i propri clienti con navette che giornalmente effettuano anche 80 passaggi in aeroporto. A questi soggetti Save propone soluzioni di vario livello, che vanno dalla totale gratuità per parcheggi più lontani dal terminal (ad esempio, P2 circa 1 minuto a piedi o P3), a tariffe di 3,50 euro (IVA esclusa) per il parcheggio PBUS prospiciente l’aerostazione”. Save conclude evidenziando che la stessa società “paga un canone di concessione allo Stato e affronta elevatissimi costi di manutenzione. È giusto che, come avviene nei principali aeroporti, gli operatori contribuiscano in proporzione al loro giro d’affari e sulla base del servizio che hanno scelto di offrire alla propria clientela”, per questo Save considera le recenti proteste “del tutto pretestuose, inaccettabili e prive di fondamento”.

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