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Cronaca

Scandalo Mose, Zaia in trincea: "Espellere gli imprenditori corrotti"

Il presidente del Veneto chiede ai rappresentanti di Confindustria di fare squadra in uno dei momenti "più bui per il Veneto". "Economia malata"

Lo scandalo Mose aleggia anche sulle assemblee di Confindustria che in questi giorni interesseranno alcune città venete. Prima Vicenza e Verona, lunedì, e poi Treviso, sabato. A sottolinearlo è il presidente del Veneto Luca Zaia, secondo cui "si inaugura la stagione delle assemblee in un momento buio per il Veneto, con inchieste che coinvolgono politici, uomini delle istituzioni, alti dirigenti pubblici ma anche imprese e imprenditori. E' quindi ora più che mai necessario che si faccia squadra, nella consapevolezza che c'è un'economia malata e drogata da un malaffare sistemico che la consuma come una cancrena".

Sono parole rivolte anche al premier Matteo Renzi, la cui presenza è stata annunciata in entrambe le assemblee. "Spero e auspico quindi - dichiara Zaia - che anche il mondo associativo delle imprese e degli imprenditori sappia e possa adottare provvedimenti pubblici nei confronti degli associati che si sono macchiati di reati che offendono in primis proprio il mondo della libera imprenditoria che opera nel libero mercato. Nessuno dovrà sostituirsi ai giudici e ai tribunali, che sono la sede propria del giudizio e della valutazione, ma credo che provvedimenti come la sospensione temporanea e l'espulsione dal sistema associativo una volta giunti alla sentenza definitiva e al definitivo accertamento dei fatti, siano un atto dovuto. Soltanto così una comunità come quella veneta potrà dimostrare quella coerenza fra il dire e il fare cui i veneti sono abituati da sempre".

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