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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Mira

"Comportamento antisindacale": Reckitt, scioperi e denunce in vista

L'azienda avrebbe modificato gli orari di lavoro dei dipendenti senza avere una risposta dei sindacati. "Soluzione inconcepibile, per un risparmio esiguo"

Una comunicazione che arriva come un fulmine a ciel sereno: la rappresentanza sindacale unitaria non ha nemmeno fatto in tempo a esprimere il suo parere sul tema, che la Reckitt Benckiser avrebbe inviato una raccomandata con disdetta unilaterale di un accordo sull'orario di lavoro sottoscritto nel 1989. Tutto, spiegano, per un risparmio di 47 mila euro annui per l'azienda.

«Una cifra ridicola: la salute dei lavoratori vale così poco? - denuncia Massimo Meneghetti, segretario provinciale di FEMCA CISL - noi siamo disposti a scendere a un compromesso che porti a un risparmio analogo per l'azienda, ma questo è un comportamento irresponsabile». Il malcontento dei sindacati in effetti è causato non solo dal contenuto della comunicazione, ma dalle modalità con cui questa sarebbe avvenuta. Il segretario specifica: «Disdire un'intesa sindacale è una soluzione inconcepibile, che rischia di compromettere le relazioni instaurate non solo a Mira, ma anche a livello nazionale».

L'accordo prevedeva uno schema con lo spezzettamento degli orari di lavoro notturni: in sostanza ai dipendenti spettavano al massimo tre turni di notte a settimana, cui seguiva il riposo e poi il lavoro in orari diurni. Ora, con la disdetta, l’azienda avrebbe introdotto cinque giorni consecutivi con lo stesso turno, compreso quello dalle 22 alle 6: una scelta che, secondo i sindacati, può comportare grossi rischi sulla salute dei lavoratori per l'appesantimento dei carichi di lavoro, "come dimostrato da numerose ricerche in merito".

«In questa azienda il sindacato ha gestito svariate ristrutturazioni e riorganizzazioni con forte senso di responsabilità, alle volte addirittura andando contro gli interessi immediati dei lavoratori - spiega Meneghetti - Sempre con lo scopo di rendere competitivo il sito di Mira e mantenere alto il livello di produttività e di eccellenza dell'azienda, così da attrarre nuovi investimenti e progetti». Ora il sindacato ha deciso di scrivere alle segreterie nazionali per chiedere supporto alle iniziative che saranno intraprese: prima di tutto lo stato di agitazione, ma non si escludono scioperi e una denuncia per attività antisindacale.

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