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Cronaca

Sciopero Actv del 5 febbraio, bus e vaporetti fermi per altre 24 ore

Stavolta tocca a Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Cisal proclamare una giornata di blocco totale. La motivazione è il mancato rinnovo del contratto nazionale

Ripartono a razzo le proteste in laguna: dopo lo sciopero di 24 ore portato avanti da Usb venerdì è la volta delle altre sigle sindacali, che faranno sentire la propria voce incrociando le braccia per un'altra giornata intera. Autobus e vaporetti resteranno quindi fermi anche mercoledì 5 febbraio, mentre ai pendolari e agli studenti del Veneziano non resterò altro da fare che prepararsi ad un'altra (l'ennesima) giornata di passione.

LE MOTIVAZIONI – A scendere in piazza questa volta sono Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Cisal, che contestano i tagli dei fondi regionali e nazionali alle aziende municipalizzate, sforbiciate che hanno avuto come conseguenza anche la riduzione delle corse dei mezzi pubblici lagunari, tanto in terraferma quanto tra i canali del centro storico. A sfidare la pazienza dei lavoratori Actv è però soprattutto il mancato rinnovo del contratto nazionale, visto che oramai sono ben sei anni che manca la firma delle associazioni delle aziende del trasporto pubblico locale, Asstra e Anav, e che nemmeno nell'ultima riunione, prima di Natale, l'impasse si è sbloccato. Secondo i sindacati le due associazioni “hanno confermato l'indisponibilità a sotoscrivere il contratto della Mobilità, che pure già avevano sottoscritto ne 2007 e nel 2009 in sede ministeriale, scaricando così l'integrale finanziamento del trasporto pubblico locale sui lavoratori che di fatto vengono così privati di un contratto nazionale rinnovato”. Così, ancora una volta, autobus e vaporetti resteranno in deposito per 24 ore, e ai cittadini non resta che confidare nelle fasce garantite, che ancora non sono state comunicate.

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