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Cronaca Cà Vendramin Calergi, 30121 Venezia

"Il Comune ci taglia le nostre indennità", scatta lo sciopero degli ispettori al Casinò

Sabato prossimo coloro che sono delegati al controllo della legalità nelle case da gioco lagunari incroceranno le braccia. Ca' Farsetti ha annunciato una scure del 66 per cento

Acque agitate al Casino di Venezia. Sabato prossimo i sindacati Cgil, Cisl, Uil, Csa hanno indetto uno sciopero del personale del servizio ispettivo della casa da gioco lagunare che lamenta il taglio del 66% delle indennità, a fronte di una somma rimasta sempre uguale negli ultimi anni 13 anni. "Queste persone svolgono un compito fondamentale e molto delicato che è quello di assicurare il legale funzionamento della casa da gioco – spiegano Daniele Giordano (Fp Cgil), Carlo Alzetta (Cisl Fp), Mario Ragno (Uil Fpl) e Sergio Berti (Csa Ral) - Un compito tutt’altro che semplice e che è determinante affinché la legalità sia garantita in un luogo in cui, come tutti sanno, circola una consistente quantità di risorse economiche".

L'indennità, secondo i rappresentanti dei lavoratori, ha lo scopo anche di prevenire fenomeni di corruzione, vista la mole di soldi che circola. "Non solo - sottolineano i sindacati - i carichi di lavoro sono aumentati visto il mancato ricambio del personale che è passato negli anni dalle 50 alle 30 unità di oggi. Il Comune di Venezia ha presentato, alcune settimane fa, la proposta di tagliare l'indennità di circa il 66%, motivando tale scelta come necessaria per razionalizzare le spese". Di fronte a questa decisione i sindacati hanno fatto fronte comune: "Abbiamo fatto presente innanzitutto all’amministrazione che quelle risorse sono parte del fondo contrattuale dei lavoratori e che pertanto potranno essere spese in altro modo, se questa è la scelta dell’amministrazione, ma non potranno essere sottratte ai lavoratori del Comune - hanno puntualizzato - Una scelta incomprensibile che in realtà mina il ruolo di terzietà e di garanzia sempre assunto dagli ispettori della casa da gioco con il solo intento di indebolire la qualità del servizio".

I rappresentanti dei lavoratori dichiarano anche di aver scritto alla Prefettura per cautelarsi in caso di possibili sostituzioni nei confronti del personale che aderirà allo sciopero: "Il Comune di Venezia farebbe bene a ritirare la proposta formalizzata al tavolo  - concludono Giordano, Alzetta, Ragno e Berti - e ad aprire un serio confronto sulla riorganizzazione del Casinò che metta al centro la qualità del servizio e la garanzia di trasparenza e legalità, non tagli ai salari dei lavoratori che non rispondono minimamente al necessario rilancio della casa da gioco".
 

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