"Vogliono toglierci gli arretrati del 2013": sciopero dei portuali
Nella mattinata di giovedì i lavoratori del porto di Venezia hanno incrociato le braccia per un'ora: Cgil, Cisl, Uil e Ugl le sigle sindacali coinvolte
Gli accordi non sono stati rispettati, dicono. Così le organizzazioni sindacali del settore trasporti di Cgil, Cisl, Uil e Ugl hanno indetto per giovedì mattina una sciopero di un'ora con presidio alla sede del comitato portuale, dove era in corso una riunione. Sono stati circa 100 i lavoratori coinvolti, tutti dipendenti dell'autorità portuale di Venezia.
L'oggetto del contendere sarebbe in particolare la decisione assunta dall'autorità di procedere al recupero degli aumenti salariali erogati nel 2013 e previsti dall'ultimo contratto nazionale di lavoro. L'autorità avrebbe avviato il recupero degli arretrati salariali dopo che il decreto legge 78/2010 e la corte dei conti hanno equiparato gli stipendi dei portuali a quelli pubblici, per i quali c'è il blocco degli aumenti salariali.
Il problema, sostengono i sindacati, è che a Venezia, a differenza di altri porti, non ci si è limitati a sospendere il pagamento nelle mensilità in corso di questa parte del salario, ma si è deciso di procedere anche al recupero degli arretrati di tutto il 2013: un'operazione che evidentemente le sigle sindacali reputano insostenibile per i lavoratori.