Sciopero dei metalmeccanici, adesione all'80%. I sindacati: "Ora il contratto"
A migliaia gli operai che hanno sfilato per le strade del Veneto, per chiedere il rinnovo del contratto. In provincia di Venezia numerosi presidi dei lavoratori di fronte alle fabbriche
Un'adesione altissima, superiore all’80%. Lo sciopero dei metalmeccanici veneti di mercoledì, indetto da FIM FIOM e UILM ha visto una grande partcipazione anche degli operai veneziani, che hanno raccolto l’appello alla mobilitazione e condiviso le proposte del sindacato a sostegno della trattativa per il rinnovo del contratto di lavoro.
Fin dalle prime ore del mattino operai, tecnici, impiegati, delegati RSU, hanno presidiato gli ingressi di tantissimi stabilimenti in tutte le provincie della regione per protestare contro "l’intransigenza della Federmeccanica che di fatto ha finora impedito la positiva conclusione della trattativa per il rinnovo del CCNL", come si specifica in nota ufficiale.
Manifestazioni e presidi. Sono stati a migliaia, in tutte le province coinvolte, i lavoratori che hanno partecipato ai presidi davanti alle fabbriche, o che hanno sfilato per le vie delle città, per far valere i propri diritti. "Con questa prima iniziativa di sciopero - specificano i sindacati - anche nel Veneto si è voluto rigettare al mittente le provocatorie proposte di Federmeccanica che vorrebbe limitare solo al 5% dei lavoratori della categoria gli aumenti salariali, mettere in discussione una parte dei permessi retribuiti, cancellare gli scatti di anzianità e avere sempre più mano libera sugli orari di lavoro. Occorre far ripartire la trattativa, - concludono - consolidando le proposte positive su welfare e formazione, ma facendo significativi passi in avanti su salario, orario e diritti dei lavoratori".
