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Cronaca

Lo sciopero generale si abbatte sulla laguna: vaporetti a singhiozzo, il prefetto precetta

Caos a Venezia, turisti e residenti spaesati. Isole isolate. L'azienda non ha predisposto le fasce di garanzia: "Usb non accreditata". L'ad Seno: "Non ci aspettavamo questa adesione"

I disagi si sono fatti sentire, al punto da indurre il prefetto Carlo Boffi a precettare i lavoratori Actv che venerdì mattina non si sono presentati al lavoro. E' stato il caos in laguna per l'astensione di 24 ore indetta a livello nazionale dal sindacato Usb, con il rischio di "blocco totale" (parole di Ca' Corner) dei trasporti pubblici a Venezia. Le rimostranze nazionali si sono saldate a quelle locali, inducendo gli operatori del settore navigazione del gruppo Avm a incrociare le braccia. Risultato: per larghi tratti i collegamenti con le isole sono apparsi compromessi. Lido, Burano, Murano quasi isolate a causa dell'agitazione. Problemi fino a pomeriggio inoltrato e anche oltre con turisti e residenti spaesati, cittadini che non sono riusciti a raggiungere il proprio posto di lavoro in tempo.

Il prefetto precetta

Ca' Corner ha guardato con preoccupazione al fatto che Actv non avesse predisposto fasce protette per il servizio nelle ore di punta, confidando che sarebbero stati pochi i lavoratori che avrebbero scioperato. Niente di tutto ciò: l'adesione nel settore navigazione è stato molto elevata (di circa il 60%) e la prospettiva che l'andazzo potesse continuare per tutto il giorno ha indotto il prefetto Carlo Boffi a imporre il rientro al lavoro. L'azienda ha chiesto di essere ricevuta a Ca' Corner e verso mezzogiorno ha fatto sapere che i servizi minimi in caso di sciopero sarebbero dovuti essere garantiti il prima possibile, con gli inevitabili tempi tecnici che la situazione comporta. Tant'è che nel pomeriggio i disagi sono rimasti, anche se alle 19 Actv ha dichiarato di essere comunque riuscita a garantire i servizi minimi previsti in caso di sciopero di 24 ore: "Alcune difficoltà sono state registrate dalle 10 alle 12, quando l’avvicendamento degli equipaggi non si è verificato con regolarità, riuscendo comunque a coprire i collegamenti da e per le Isole, tra Piazzale Roma e Rialto e tra Lido e Ospedale". Con il ritorno al lavoro del personale, piano piano, lo scenario sarebbe migliorato.

"Non ci aspettavamo questa adesione"

"Non ci aspettavamo questa adesione così elevata in laguna - spiega l'amministratore delegato di Avm, Giovanni Seno - la situazione in terraferma è praticamente normale". Parole proferite pochi minuti prima che il gruppo diramasse un comunicato stampa ufficiale per spiegare l'accaduto: "Nelle prime ore della mattinata, Avm/Actv ha deciso di rivolgersi alla Prefettura, ottenendo un ordine di precettazione del personale per ristabilire al più presto la normalità dei servizi tipici delle giornate di sciopero di 24 ore - si legge nella nota - Tale decisione si è resa necessaria per l’inaspettata adesione allo sciopero da parte del personale di navigazione, con impatto significativo sui servizi alla clientela. Si precisa - continua il gruppo - che in precedenti analoghe situazioni di sciopero di 24 ore dichiarato da Usb, l’azienda non ha mai adottato la previsione dei servizi minimi (che comportano una riduzione certa delle corse di linea) e mai ha rilevato a posteriori impatti sui servizi erogati e quindi sui cittadini. Sulla base di queste esperienze l'azienda ha ritenuto di adottare lo stesso comportamento del passato, in virtù anche del fatto che su circa 2.600 dipendenti solo 3 risultano iscritti alla sigla che ha dichiarato lo sciopero (Usb, ndr)".

Usb: "C'è stata questa protesta perché i problemi ci sono"

"Meno male che dovevamo essere solo in tre". C'è dell'amaro nelle dichiarazioni di Alberto Cancian, uno dei pochi che al posto di confluire nel sindacato Sgb hanno preferito nei mesi scorsi rimanere in Usb: "Le responsabilità di quanto accaduto oggi hanno un nome e cognome ben preciso - dichiara - evidentemente anche se siamo in pochi siamo riusciti a comunicare i disagi che viviamo soprattutto lavorando nel settore comunicazione. L'azienda avrebbe dovuto ascoltarci e parlarci. Tutto questo non sarebbe accaduto. Invece si è preferito far finta di nulla, come se non esistessimo. Non si fa così - continua - non avevamo intenzione di causare tanti disagi, anche perché lo sciopero è legale e non mettere le fasce garantite è stata una scelta sbagliata da parte dell'azienda. Un vaporetto ogni 30 minuti dal Lido a Fondamente Nove è una vergogna". I motivi che hanno indotto i lavoratori a incrociare le braccia sono stati diversi: "Le cause vanno ricercate nella criticità di chi lavora in laguna in questi anni - sottolinea Cancian - Il traffico acqueo è aumentato, e con esso anche il rischio di collisioni. Abbiamo la responsabilità di centinaia di persone. In più i tempi di percorrenza sono insufficienti a garantire i servizi, non abbiamo nemmeno il tempo per la sosta fisiologica. Ma l'elenco potrebbe continuare, tra la mancanza di pulizia e igiene  nelle timonerie alla sostituzione di lumini a polvere di sodio con lumini a led che non sono sufficienti per vedere i canali di navigazione. Anche questi 3 lavoratori l'azienda avrebbe dovuto ascoltare". 

Antonini (Sgb): "E' il risultato del taglio dello sciopero di venerdì scorso"

Un'altra chiave di lettura dell'accaduto viene fornita dal segretario del sindacato Sgb, Giampietro Antonini: "In Actv ci sono solo 3 iscritti alla sigla Usb - spiega - ma l'adesione in laguna è stata molto elevata. Questo con ogni probabilità perché la nostra astensione al lavoro di venerdì scorso, su cui è calata la mannaia del Ministero dei Trasporti, è stata tagliata da 8 a 4 ore. Ma le questioni che ponevamo sono ancora sul tavolo e non sono state risolte". 

Il corteo a piazzale Roma: foto e video

Lamentele e corteo

Fin dalla prima mattinata un diluvio di lamentele si sono riversate sui social network, soprattutto da parte di chi abita nelle isole lagunari e deve raggiungere il proprio luogo di lavoro o di studio. Intanto i sindacati avevano dato appuntamento ai lavoratori in piazzale Roma per un corteo di protesta contro le politiche governative (iniziative analoghe erano in corso in diverse città d'Italia). Concentramento alle 10.30 con striscioni, bandiere e slogan. Circa 200 i partecipanti. Si è manifestato contro gli scarsi aumenti per il personale Ata e il precariato nelle scuole, l'alternanza scuola-lavoro, i bonus dei dirigenti; contro le politiche fiscali e previdenziali e l'innalzamento dell'età pensionabile; contro gli appalti nella sanità, il Jobs Act e altro ancora. Folta la rappresentanza dei lavoratori dei Musei Civici, oltre che i colleghi del "settore cultura" che lavorano per la Biennale e per la Fenice. Ma c'erano anche insegnanti e altri operatori (DETTAGLI).

Sciopero del 10 novembre, corteo a Venezia

Le reazioni

Le reazioni della politica non sono mancate: “E questa volta di chi è là responsabilità? Nei giorni scorsi l’amministratore delegato di Avm se l’era presa con i veneziani per via delle ricadute negative provocate dal turismo sul sistema dei trasporti, quasi che tutti i veneziani avessero un hotel, un b&b o un alloggio affittato ai turisti - commenta il deputato di Articolo 1-Mdp, Michele Mognato - Oggi la sottovalutazione dello sciopero ha provocato enormi disagi in particolare nel settore della navigazione per gli spostamenti di centinaia e centinaia di persone isolando parti consistenti del centro storico e delle isole. C’è da chiedersi su chi oggi si scaricheranno le responsabilità?”. Sulla stessa lunghezza d'onda la consigliera comunale, Monica Sambo, del Pd: "Oggi è stato il venerdì nero dei trasporti veneziani - dichiara assieme a Maurizio Mandricardo, della segreteria comunale Pd con delega a mobilità e trasporti - La decisione della quasi totalità dei lavoratori della navigazione di scioperare non era assolutamente imprevedibile. La responsabilità degli enormi disservizi è da addebitare solo ai vertici Actv che hanno completamente sbagliato a sottovalutare il disagio. Le isole sono state bloccate per ore e nessun servizio minimo è stato garantito così come prevede la legge fino a quando, solo nella tarda mattinata di oggi, Actv ha contattato il prefetto. Speriamo che una volta tanto qualcuno ammetta le proprie responsabilità nei confronti della città".

Gli aggiornamenti 

Il primo aggiornamento di Actv in merito alle rimodulazioni del servizio è giunto poco dopo le 8 di venerdì quando è stato annunciato che la linea 1 avrebbe effettuato la spola tra Lido e San Zaccaria e ritorno ogni 20 minuti. Niente corse fino a piazzale Roma dunque, per lo meno per questa linea. Per quanto riguarda il 2, invece, servizio navetta tra M.V.E. e Sacca Fisola ogni 20 minuti, con in più servizio spola tra Rialto-Piazzale Roma - Tronchetto ogni 20 minuti. Capitolo giracittà: 5.1 e 5.2 spola Lido - Fondamente Nove ogni 60 minuti, linea 4.1 e 4.2 spola fondamente Nove - Muran Colonna. Servizio regolare per la linea 11 e 13, mentre per la 12 partenze da Fondamente nove alle 08.40 e 09.10. La linea 17 partenze alle 8 dal Tronchetto e alle 8.50 dal Lido. 

Linea 2 e giracittà

Un'ora più tardi sono state annunciate partenze della linea 14 da Pietà per Punta Sabbioni alle 9.15, 9.45 e 10.15. Mentre per quanto riguarda le corse 5.1 e 5.2 è stato annunciato servizio ogni 30 minuti fino alle 12.30. Alle 09.49 Actv ha informato che la linea 2 dalle 10.37 (da piazzale Roma) e dalle 10.58 (da Rialto) sarebbe stata garantita ogni 20 minuti. Collagemento piazzale Roma - Tronchetto attraverso People Mover. Alle 10.30 ennesimo aggiornamento: linea 2 da San Zaccaria per Sacca Fisola e viceversa alle 11:09-11:39-12:09-12:39-13:09-13:39 da MVE.

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