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Cronaca Marghera / Porto Marghera

Gli stipendi non arrivano, gli operai della Vinyls abbandonano gli impianti

Verso le 10 trenta lavoratori del Petrolchimico hanno abbandonato i presìdi di sicurezza per protestare contro la mancanza dei pagamenti. Incontro nel pomeriggio con un commissario

Lavorano. Costretti per motivi di sicurezza pubblica. Ma da nove lunghi mesi non percepiscono stipendio. Costretti comunque ogni giorno a raggiungere lo stabilimento Vinyls di Porto Marghera, le cui trattative per il suo salvataggio sembrano ancora lontane dall'arrivare a una conclusione, e mettersi all'opera nonostante non si viva di sola aria. Per questo stamattina verso le 10 una trentina di lavoratori del Petrolchimico hanno deciso di incrociare le braccia e abbandonare i presìdi di sicurezza.

Hanno annunciato che loro, se non arrivano i soldi arretrati, non metteranno più piede nell'impianto. I dipendenti quindi hanno stazionato all'ingresso dell'azienda e hanno fatto sapere che se non arriveranno risposte abbandoneranno completamente il complesso al cambio del turno. All'interno sono rimasti solo tre di loro, nella zona di stoccaggio dell'acqua inquinata. Anche i tre dipendenti aderiscono all'agitazione, ma lì qualcuno ci deve rimanere per forza.  

I manifestanti lamentano il fatto che era stato loro assicurato che con la stipula del contratto con la nuova società per il rilevamento della Vinyls avrebbero ricevuto parte degli arretrati. Niente di tutto ciò sarebbe avvenuto. Anzi, i lavoratori stessi lamentano di rimanere all'oscuro di tutto. Nel pomeriggio c'è stato un incontro con il commissario straordinario Giorgio Simeone. Al termine dello stesso è stato annunciato che mercoledì sarà corrisposto lo stipendio di novembre, reso possibile dalla prima rata versata dalla società che ha vinto l'appalto per la demolizione degli impianti. Per definire il pagamento delle altre mensilità è stato chiesto un incontro alle segreterie provinciali sindacali

Quella di stamattina non è stata l'unica protesta dei lavoratori di Porto Marghera. Stanotte, dalle 3 alle 10, infatti, i dipendenti della ditta di trasporti Easytransport hanno manifestato con un presidio in via dell'Azoto per denunciare il mancato pagamento di cinque mensilità più la tredicesima. I dieci lavoratori vedono avvicinarsi il termine della cassa integrazione, che scadrà a fine settembre. "La proprietà, con una trattativa che si è tenuta davanti ai cancelli dell'azienda - informa in una nota la Cgil -, si è impegnata a sbloccare la situazione entro questo fine settimana. Intanto rimane lo stato di agitazione".

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