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Cronaca Tessera / Viale Galileo Galilei, 30/1

Sull'aeroporto interviene il prefetto, stop allo "sciopero" voluto da Save

Incontro in prefettura tra l'ad della società della gestione del Marco Polo, la polizia di frontiera, il direttore dello scalo Bonato: niente più code ai varchi per questione di ordine pubblico

La prossima volta i disagi all'aeroporto da "logistici" avrebbero potuto diventare problemi di ordine pubblico. Per questo, durante un incontro odierno in prefettura, Save, la società di gestione del Marco Polo, ha assicurato "la riattivazione dei servizi e l'apertura del cerimoniale, tenuto conto delle esigenze di sicurezza rappresentate dalle forze di polizia". Nel weekend, infatti, sono attesi oltre 20mila turisti nello scalo lagunare, e la protesta di Save con annessa mancata apertura di tutti i varchi nei momenti di "pienone" avrebbe potuto portare a disagi simili a quelli registrati martedì scorso.

E' questo, secondo una nota della Prefettura, il risultato del vertice odierno, con al tavolo l'amministratore delegato di Save Paolo Simioni, il direttore dell'aeroporto Valerio Bonato (che aveva avviato un indagine conoscitiva nei confronti del comportamento di Save), il questore Fulvio Della Rocca e i dirigenti della polizia di frontiera. Nel richiamare l'attenzione sulla necessità di salvaguardare la sicurezza degli utenti, "secondo le procedure codificate dai protocolli e dalla carta dei servizi", il prefetto Domenico Cuttaia ha assicurato a Save che interesserà le autorità competenti "affinché vengano individuate le possibili soluzioni per superare la situazione di stallo riguardante la mancata sottoscrizione del contratto di programma". Intanto, però, ha ottenuto che il caos dei giorni scorsi non si ripeta più. In virtù di quanto accaduto martedì, era stata ventilata dall'Enac la revoca della concessione a Save per la gestione del Marco Polo.

Il presidente di Save Enrico Marchi, infatti, all'origine aveva annunciato uno "sciopero degli investimenti" per protestare nei confronti di Enac, "rea" di non aver firmato da 12 anni l'accordo di programma che permetterebbe alla società di adeguare le tariffe aeroportuali.

 

LO "SCIOPERO" DEGLI INVESTIMENTI DI SAVE: LA CRONACA

 

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