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Cronaca San Marco / Piazza San Marco

TUTTI PRECETTATI L'intesa in alto mare, il fermo barca continua

Le trattative in Prefettura vanno avanti fino a sera inoltrata giovedì ma tra Comune e trasportatori alla fine fumata nera: "Sciopero illegittimo"

Se nel pomeriggio poteva sembrare aprirsi un varco per arrivare a un accordo, in serata c'è stata la fumata nera. Il fermo barca continua. Nessuna intesa tra Comune e i rappresentanti dei trasportatori merci e dei motoscafisti. La querelle sembrava sul punto di arrivare a un epilogo grazie alla mediazione del prefetto Domenico Cuttaia, ma poi al momento di trarre le conclusioni nulla è stato messo nero su bianco. Quindi la serrata continua, al contrario delle previsioni ottimistiche che l'avevano fatta da padrona nelle ore precedenti.

La Prefettura giovedì aveva già disposto in giornata la precettazione dei taxi acquei che effettuano un servizio pubblico, mentre per il servizio a noleggio si potrà continuare a protestare. Ora, però, si appresta a fare altrettanto con i trasportatori, circa 1.200 barche in conto proprio o conto terzi, che ogni giorno garantiscono i rifornimenti di merci, medicinali e prodotti facilmente deperibili (lo spettacolo del Canal Grande sgombro da mezzi è stato sotto l'occhio di tutti in queste ore). E' garantita la possibilità di scioperare fino a domenica, poi entra in vigore la precettazione.

Dopo due giorni di stop i disagi dall'inizio del fine settimana potrebbero cominciare a farsi sentire sul serio, e per questo i proprietari delle barche saranno assoggettati alla stessa regolamentazione degli scioperi per i trasporti a terra, per salvaguardare la cittadinanza. Le precettazioni, ha annunciato il direttore generale del Comune Marco Agostini, scatteranno venerdì mattina. Il rischio che Venezia rimanga senza rifornimenti non è così lontano. La vertenza è diventata incandescente perchè le prime sette ordinanze messe a punto dal Comune per evitare gli ingorghi a Rialto - primo pacchetto di 27 punti per la sicurezza elaborati dall'assessorato alla mobilità - entrano in vigore venerdì mattina.

Il tavolo tra le parti convocato dal prefetto Cuttaia sembrava aver aperto spazi di mediazione che, fino al tardo pomeriggio, facevano immaginare la firma di un'intesa. Questo sulla scia di alcune concessioni che i dirigenti del Comune avevano offerto: un paio di 'cavane' di attracco in più per le barche da trasporto davanti a Ca' Farsetti, sede del Comune, mezz'ora in più (dalle 11.30 alle 14.30) rispetto alla fascia oraria che rende off limits il centralissimo approdo della 'Cerva', davanti a Rialto, e l'istituzione di un senso unico nel tratto di Rialto che avrebbe consentito il passaggio delle barche solo per lo scarico. Alcuni rappresentanti di categoria si erano detti pronti a sospendere il blocco se le aperture fossero state formalizzate. Ma poi in serata c'è stata una nuova chiusura, e l'intesa è sfumata. Le ordinanze per una maggior sicurezza sul Canal Grande, secondo il Comune, puntano a ridurre di circa il 50% traffico sotto il Ponte di Rialto, il punto più a rischio di tutto il Canalazzo. (Ansa)

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