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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Marghera

Eni, la protesta non si ferma: nuovo sciopero contro la vendita Versalis

Braccia incrociate mercoledì 2 dicembre: "Le scelte di Eni determinano un effetto domino su tutte le aziende del Petrolchimico. Inaccettabile"

Non si placano le proteste scatenate dal nuovo piano industriale di Eni, decisa a "lasciare" Porto Marghera con tutte le conseguenze che questo comporta. È il turno dei lavoratori di Versalis, pronti ad aderire allo sciopero per il 2 dicembre proclamato dalle segreterie territoriali Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil e le Rsu del Petrolchimico: "Riteniamo inaccettabile la situazione che si è venuta a creare per il protrarsi dei problemi nell’ambito Eni - spiegano i sindacati - per la decisione di vendere la chimica di Versalis ad un fondo americano. Inaccettabile la rinuncia rispetto agli investimenti sulla chimica verde e alla manutenzione degli impianti del cracking che ha portato gli Rls a rassegnare le dimissioni come forma di denuncia a tale situazione".

"Inaccettabile - continuano le sigle sindacali - la condotta antisindacale dell’azienda Versalis. Ma riteniamo anche utile il coinvolgimento di tutte le aziende degli appalti del Petrolchimico. È necessario ricordare che le scelte di Eni su Porto Marghera creeranno un effetto domino che coinvolgerà tutte le aziende coinsediate dirette, indirette e le società degli appalti presenti all’interno dell’area del Petrolchimico. Per questi motivi dichiariamo lo sciopero di tutte le aziende del Petrolchimico con presidio delle portinerie a partire dalle 5 di mercoledì 2 dicembre fino al raggiungimento dei minimi tecnici di Versalis".

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