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Cronaca

Linea dura dei vigili: "Corteo e sciopero". Brugnaro: "Faremo operazione verità"

I sindacati lunedì hanno annunciato l'ennesimo stato di agitazione che potrebbe portare all'astensione dal lavoro. Il sindaco: "Stanno facendo la guerra all'amministrazione"

Un'assemblea "calda" che, come nelle previsioni, ha scelto la linea dura: manifestazione con tanto di corteo, poi (forse) sciopero. Il braccio di ferro tra gli agenti della polizia municipale e l'amministrazione comunale è appena all'inizio. Nella tarda mattinata di lunedì, infatti, gli appartenenti al Corpo si sono riuniti dopo l'incontro dei giorni scorsi in Prefettura tra i rappresentanti del Diccap (sindacato più rappresentativo a Ca' Farsetti) e il comandante della polizia locale, Marco Agostini. Sul piatto le "mono pattuglie" e altre novità legate alle nuove disposizioni introdotte negli ultimi tempi. Una riorganizzazione (iniziata con la decisione di addestrare e armare più vigili per rimpolpare i turni serali) che non va giù anche agli altri sindacati: così lunedì hanno dato il "la" a un proprio stato di agitazione in vista anche di un possibile sciopero, che dovrebbe però evitare il periodo del Carnevale, considerato a rischio "precetto".

Intanto, però, gli agenti della polizia municipale si faranno sentire fin da subito: il 20 gennaio, in occasione del giorno del patrono del Corpo, San Bartolomeo, è stata indetta una manifestazione di protesta che dovrebbe raggiungere la zona dell'omonima chiesa. E' lì che ogni anno viene organizzata una cerimonia ufficiale (dove già in passato si erano registrati atti polemici contro l'amministrazione). Per lo sciopero, invece, si vedrà più avanti, anche perché di mezzo c'è il Carnevale.

Di certo il suo fantasma è aleggiato a lungo durante tutta l'assemblea di lunedì e pure a Ca' Corner, dove il sindaco Luigi Brugnaro ha avuto parole dure contro il braccio di ferro che si è instaurato nelle ultime settimane, che vedrà una nuova puntata nei prossimi giorni in Prefettura per l'ennesimo (difficile) tentativo di conciliazione: "Sono in posizione di difesa totale del comandante Marco Agostini - spiega - È un galantuomo al servizio della città da molti anni, non è stato lui ad amministrarla per due decenni. Ora ha avuto nuove disposizioni, perché per garantire la sicurezza bisogna mettere i vigili in strada. E non è vero che il regolamento non viene rispettato. Non ci prendano in giro dicendo che se un agente in pattugliamento è diviso dal compagno in piazza Ferretto rischia la vita. Abbiamo armato gli agenti non perché siamo violenti, ma perché era l'unico modo per averli disponibili nei turni serali. Ci sono delle situazioni che ci fanno riflettere - continua - perché il Comune di Venezia ha 360 vigili, di questi solo 125 non hanno alcun impedimento. La pattuglia singola è già nel regolamento attuale, il problema è che non è mai stato fatto applicare. Faremo un'operazione verità sulla polizia municipale, perché il regolamento che c'è oggi prevede la pattuglia a piedi singola, il problema è che nessuno l'ha fatto applicare. Su tremila dipendenti comunali abbiamo poco più di settanta delegati sindacali, di questi - conclude - quasi sessanta sono della polizia locale. Vengo attaccato, ma ho solo chiesto un approccio di buon senso. Niente più". 
 

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