Da poco ripuliti gli infissi in legno delle botteghe del Ponte di Rialto a Venezia, quest'ultime sono state colpite da un nuovo assalto dei writers. I graffiti a colpi di spray hanno imbrattato gli infissi che dal retro delle botteghe fanno da quinta sul Canal Grande. Esasperati i negozianti, che chiedono all'amministrazione comunale maggiore illuminazione e l'installazione di telecamere di videosorveglianza.

 

Il Ponte è una delle mete turistiche più famose al mondo, e le foto di graffiti e scritte fanno il giro del globo determinando un danno ingente per l'immagine della città. Ma i writers, soprattutto durante la notte conclusiva del Carnevale, non si sono limitati alla sola zona di Rialto. Hanno bersagliato infatti gran parte del centro storico, prendendo di mira i luoghi maggiormente nel mirino dell'opinione di "certa" opinione pubblica.

 

I temi? Crisi economica e Tav. Sui muri di filiali di istituti bancari e assicurazioni si sono trovate scritte ingiuriose. Venezia, la fragile Venezia, non merita di essere imbrattata dalla rabbia di pochi. Se non altro per una ragione molto prosaica: la questione, infatti, potrebbe influenzare le trattative in corso tra Ca' Farsetti e Renzo Rosso, patron della Diesel, per chiudere un accordo di sponsorizzazione per il suo restauro del Ponte di Rialto.