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Cronaca

Scoperto l'autore di alcune scritte a Rialto: prosegue la guerra ai writers

Avrebbe lasciato la sua particolare "firma" sui ponti di Calatrava e di Rialto: il Comune potrebbe costituirsi parte civile, in sede giudiziaria, per chiedere il risarcimento dei danni

E' stato individuato dalla polizia municipale di Venezia l'autore di alcune scritte comparse mesi fa sul ponte della Costituzione (meglio noto come ponte di Calatrava, dal nome del suo ideatore), il quarto sul Canal Grande che collega piazzale Roma e l'area della stazione ferroviaria. L'autore del gesto sarebbe veneziano e avrebbe colpito anche sul ponte di Rialto, ma i particolari saranno resi noti nei prossimi giorni.

Da tempo, sul ponte di Rialto, sono, in particolare, prese di mira dai writers, con disegni o scritte fatte con lo spray, le imposte esterne in legno dei negozi. Vere e proprie "tele" che vengono ogni volta ripulite e ridipinte dai titolari, ma che sono prontamente riutilizzate nelle ore notturne dai writers.

Seguendo la pista lasciata su muri e monumenti cittadini da specifici motivi-simbolo, detti "tag", che rappresentano una sorta di firma nel mondo dei writers, la polizia municipale nell'ultimo anno è riuscita a individuare e denunciare una quindicina di artisti-imbrattatori.

I writers sembrano trovare in Venezia una speciale vetrina per la loro voglia di esprimersi, non curandosi del fatto che la loro opera rappresenta un reato, visto che tutta la città è tutelata. Per risalire ad essi, la polizia locale ha istituito una task force che ha letteralmente dichiarato guerra al fenomeno, che spesso finisce per rovinare marmi, pietra d'Istria o intonaci in luoghi simbolo della città.

L'ipotesi finora avanzata nei confronti dei writers è di danneggiamento continuato ed è probabile che, anche nel caso del ponte della Costituzione, il comune di Venezia possa, in sede giudiziaria, costituirsi parte civile per chiedere il risarcimento del danno.

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