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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Mira / Via Gian Lorenzo Bernini

La scuola è sporca, arriva l'Asl: "Chiusura a tempo indeterminato"

Continuano i disagi a Venezia e provincia per la sporcizia in aule e bagni. A "cadere" venerdì mattina è stata l'elementare "Leopardi" di Mira Porte

Arrivano gli ispettori dell'Asl. Risultato: la scuola si chiude. A tempo indeterminato. Continuano i disagi per la sporcizia nelle scuole di Venezia e provincia. Se giovedì a Marghera il dirigente scolastico dell'istituto comprensivo Grimani aveva inviato una circolare ai genitori per avvertire che le scuole avrebbero chiuso i battenti sabato e lunedì per rimettere la situazione sotto controllo, venerdì a "cadere" è stata la scuola primaria "Leopardi" di Mira Porte. Secondo gli esperti di igiene dell'azienda sanitaria locale non sussisterebbero le condizioni di salubrità per permettere ai bambini di sostenere le lezioni. Il sindaco del paese Alvise Maniero ha quindi disposto la chiusura dello stabile "per consentire interventi di ordinaria e straordinaria pulizia e sanificazione dei locali e degli arredi".

Nella relazione del sopralluogo degli ispettori dell'Asl, effettuato venerdì mattina, si parla di “ingenti depositi di sporcizia, residui di terra e polvere in notevole quantità su pavimenti, ripiani, mensole, cassonetti delle tapparelle e finestre che, con la persistente movimentazione dovuta alle normali attività scolastiche, crea il continuo propagarsi di polveri sospese nell’aria, tale da rappresentare concausa di disturbi respiratori”. Non ci sarebbe quindi solo la necessità di una pulizia di fondo, ma anche di coordinare interventi con continuità nel tempo.

A rafforzare i rischi c’è anche la considerazione che nella scuola “Leopardi” le lezioni sono a pieno e si protraggono quindi anche nelle ore pomeridiane.

L'ordinanza del primo cittadino mirese, però, è solo l'ultimo capitolo di una questione che interessa molte altre scuole veneziane. La cooperativa che si è aggiudicata l'appalto per le pulizie dei plessi veneti, infatti, avrebbe superato la concorrenza grazie al miglior ribasso. Ma per ottenerlo i dipendenti si sono visti tagliare le ore di lavoro anche dell'80%. Non potendo più garantire il livello dei servizi precedenti. Va da sé che i genitori (oltre che gli insegnanti) siano infuriati di fronte a questa situazione. A Chioggia mamma e papà hanno addirittura dato vita a un flash mob per rendere "visibile" tutto il proprio scontento.

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