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Cronaca

La Sea Shepherd tradita dalla laguna, finisce in secca davanti all'istituto Morosini

L'incidente di percorso sabato mattina. Sul posto è intervenuta la capitaneria di porto, per cercare di risolvere il problema prima possibile. Domenica la nave sarà alla Certosa

Si è resa protagonista di inseguimenti e di imprese per i mari di mezzo mondo, ma la laguna è un'altra cosa. Se non la conosci potrebbe nascondere insidie anche per i più esperti. L'ha scoperto a sue spese l'equipaggio di "Sea Shepherd", l'organizzazione no profit che si occupa della conservazione marina e della protezione degli oceani. Durante un suo trasferimento della M/V Bob Barker, infatti, lo scafo è andato in secca. Senza più riuscire a muoversi. La nave è poi stata disincagliata, e ha raggiunto in serata l'isola della Certosa.

L'incidente di percorso poco dopo le 10.30: la capitaneria di porto conferma che è intervenuta all'altezza dell'istituto Morosini con i propri equipaggi per cercare di risolvere il prima possibile il problema, anche perché domenica è prevista una conferenza pubblica (confermata) con il capitano Antonio Sueiras Zaurin, l’equipaggio internazionale di bordo e il vice-presidente di Sea Shepherd Italia, Enrico Salierno, alla Marina Vento dell'isola della Certosa. "Ci siamo accorti subito di quello che era accaduto - dichiara un testimone - Lì c'è poco pescaggio. Specie per uno scafo del genere". Alle 12 è intervenuto anche un rimorchiatore, per cercare di "liberare" la nave, ma l'intervento dovrebbe durare a lungo. L'imbarcazione, poco prima dell'incidente di percorso, si stava trasferendo dall'isola della Certosa a riva San Biasio, vicino a piazza San Marco, dove si sarebbero dovute tenere le visite guidate gratuite a partire dalle 13 (VEDI PROGRAMMA).

L'appuntamento era di fronte al museo storico navale. Un ultimo aggiornamento ricevuto alle 20 non dà buone notizie, lo scafo per il momento resta inamovibile, cosa che causa l'annullamento delle visite guidate di domani, domenica 7 febbraio. Poco più tardi dalla nave è arrivato un commento di ringraziamento per il supporto: "Ringraziamo di cuore tutti coloro i quali ci stanno mostrando il loro continuo supporto! I sostenitori che comunque sono arrivati a destinazione per portare il proprio prezioso sostegno e donazioni per la nave, che verranno in ogni caso raccolte dai nostri volontari a terra e portate a bordo, e chi intende essere presente e dare il proprio contributo durante la giornata di domani".

Durante la campagna antartica del 2015 il "glorioso" natante ha segnato un record assoluto nell'inseguimento di una delle imbarcazioni più distruttive dell'ecosistema antartico, una nave bracconiera del merluzzo dell'Antartico, chiudendone per sempre la carriera. Un inseguimento durato 110 giorni. Ma la laguna, come detto, è un'altra cosa.

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