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Cronaca

Massacro di Parigi, 2 anni dopo ferite ancora aperte. E sulla tomba di Valeria spunta il sole

Alle 21.30 di venerdì 13 novembre l'attentato che ferì nel profondo la Francia. Tra le vittime anche la ricercatrice veneziana. Dopo tante parole, ora la famiglia chiede silenzio

Sono già passati due anni da quella sera che fece piombare Parigi nell'incubo. Quella in cui persero la vita 130 persone, di 14 nazionalità diverse. Non il primo e nemmeno l'ultimo attacco dell'Isis al mondo occidentale. Alle 21.30 commando armati e kamikaze entrarono in azione allo Stade de France, nei caffè del decimo e undicesimo arrondissement e nel teatro del Bataclan, affollato per un concerto rock. Tra le vittime anche la ricercatrice veneziana Valeria Solesin. La ferita dell'attacco è ancora sanguinante, così come il ricordo della giovane, che ha continuato a far parlare di sé attraverso il suo lavoro ed il suo pensiero.

Un sole sulla tomba di Valeria

Da qualche giorno, sulla tomba di Valeria, è spuntato un sole in pietra. Un simbolo che la famiglia ha voluto apporre sulla nuova lapide al cimitero di Venezia, per simboleggiare il carattere della ragazza. Solare. Lo stesso carattere che trasmette la foto che accompagna la tomba.

La madre di Valeria, Luciana Milani, si è detta finalmente contenta che la tomba sia stata completata, dopo che per questi due anni una sola croce bianca indicava il luogo in cui è stata sepolta la ragazza. Una croce sulla quale ogni giorno decine e decine di persone si sono recate per pregare. Moltissimi anche i francesi che hanno voluto portare il proprio omaggio ha chi ha tristemente vissuto sulla propria pelle l'odio che si è scatenato contro il proprio popolo. Dopo tante parole sulla figlia, ora, la madre chiede solo che la famiglia possa restare nel silenzio e piangere il proprio dolore.

In Francia

Il presidente transalpino Emmanuel Macron, la sindaca di Parigi Anne Hidalgo e i familiari delle vittime si sono ritrovati lunedì mattina allo Stade de France, luogo delle prime esplosioni dei kamikaze jihadisti. Tra misure di sicurezza molto rigide. Il 31 ottobre si è concluso per la Francia il periodo più lungo di stato d'emergenza nel Paese, due anni. Dal primo novembre è infatti entrata vigore la nuova legge sulla sicurezza.

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