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Cronaca Cannaregio

Nessun omicidio: "Sebastiano Magnanini morto a causa di un'overdose a Londra"

A questa conclusione sono arrivati i giudici della Blackfriars Crown Court martedì. Condannati per occultamento di cadavere e per frode i tre senzatetto arrestati nell'inchiesta

Nessun omicidio, bensì un'overdose poi risultata fatale al termine di un festino a base di droga. Questa la ricostruzione degli inquirenti nell'ambiito dell'inchiesta sulla morte di Sebastiano Magnanini, il 46enne veneziano di Cannaregio trovato morto nei mesi scorsi nel Regents Canal di Londra. In un primo momento la polizia londinese aveva avviato un'inchiesta per omicidio: il suo corpo venne rinvenuto infatti legato a un carrello della spesa. Al momento delle sentenze (e delle condanne) nessun omicida, bensì tre senzatetto accusati di aver tentato di occultare il cadavere di Magnanini e di aver utilizzato la sua carta di credito. 

Questa la decisione, arrivata martedì, dei giudici della Blackfriars Crown Court di Londra. Michael Walsh, 41 anni, e Paul Williams, 64, avrebbero gettato il corpo nel canale e un terzo, Daniel Hastie, 22 anni, li avrebbe aiutati nell’utilizzare la carta bancomat sottratta a Magnanini, dopo che quest’ultimo, in base alla ricostruzione degli inquirenti, era morto a causa di una overdose.

Walsh, che è stato condannato a 4 anni di detenzione per occultamento del cadavere e frode, incontrò Magnanini mentre quest’ultimo stava cercando di comprare droga nell’area di King’s Cross a Londra. I due andarono nell’appartamento dell’inglese e lì assunsero eroina e crack. Magnanini perse i sensi e poi morì, mentre Walsh ed Hastie, condannato a 12 mesi, gli presero il bancomat e lo usarono decine di volte spendendo circa 2000 sterline. Walsh si sarebbe poi sbarazzato del corpo con l’aiuto di Williams (per lui la pena è di due anni), gettandolo nel canale.

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