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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Martellago

Contraffazione, provincia e centro storico al setaccio: 22mila sequestri

Le fiamme gialle, in un piano coordinato, hanno fermato un tir al porto con migliaia di profumi di marca falsi. Due denunciati a Martellago. Prodotti requisiti a San Donà e Portogruaro

C'è un po' di tutto tra i circa 22mila prodotti sequestrati dalla guardia di finanza di Venezia perché privi dei requisiti previsti dal Codice del consumo. Borse, occhiali, palline antistress, rasoi. La lista potrebbe continuare. Questo il risultato di un'operazione di controllo portata a termine nel centro storico e nella provincia. Passati al setaccio sia i luoghi dove la merce arriva dall'estero (il porto), sia i posti dove poi quest'ultima viene rivenduta.

Nel primo caso gli agenti dell'ufficio Dogane, assieme alle fiamme gialle, hanno fermato per un controllo un camion appena sbarcato da un traghetto proveniente dalla Grecia. Nel cassone, in cartoni anonimi, dichiarati come Groupage destinati alla Germania, c'erano 2.447 profumi "firmati" e perfettamente confezionati. Prodotti che difficilmente, anche a un occhio attento, una volta sugli scaffali di un negozio avrebbero potuto far sorgere dubbi sulla loro autenticità. Presenti anche 22 paia di scarpe Nike e 23 borse. Tutta merce contraffatta. Nella città lagunare, come spesso accade, sono stati requisiti circa 450 articoli.

I finanzieri, però, hanno allargato i loro accertamenti a tutta la provincia: a Martellago il I Gruppo di Venezia ha sorpreso due attività commerciali gestite rispettivamente da un cittadino bengalese e da uno cinese, con merce sprovvista di etichettamento regolare. Sono stati 12mila i pezzi sequestrati,  tra orecchini, anelli, collane, piercing, rasoi, magliette ed altri accessori di abbigliamento. Inevitabili le denunce per entrambi i gestori.

Circa 1.150, invece, i pezzi sequestrati a San Donà di Piave dai militari della locale compagnia delle fiamme gialle. A Portogruaro, infine, è stata controllata un’impresa individuale che fabbricava oggetti di bigiotteria. Anche in questo gli oltre 5.800 bijoux sequestrati non riportavano le indicazioni a tutela del consumatore.

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