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Cronaca Portogruaro

Vendeva pneumatici cinesi, arrestato imprenditore di Portogruaro

L'indagine da Treviso è arrivata fino alla provincia lagunare. La società della Marca aveva evaso tre milioni di euro di Iva con un metodo complesso

Continua la lotta all'evasione fiscale, e questa volta i controlli da Treviso sono arrivati fino a Portogruaro e Bibione, dove sono stati sequestrati due appartamenti di proprietà di un imprenditore colpevole di aver messo in piedi un vero e proprio “carosello” illecito di pneumatici, riuscendo ad evadere circa tre milioni di euro di Iva. I funzionari dell'Ufficio delle Dogane di Treviso, in collaborazione con i carabinieri di Portogruaro, hanno infatti eseguito, su delega della magistratura, un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dell'amministratore “di fatto” di una società, un portogruarese che avrebbe ideato tutto il sistema illegale. L'indagine, nata da una verifica fiscale svolta dai doganieri, ha permesso di accertare l'esistenza di un collaudato sistema di frodi fiscali finalizzato al ribasso fraudolento dei prezzi.

METODO COLLAUDATO - Il metodo sfruttato per truffare lo Stato era reso possibile grazie all'utilizzo di diverse società nazionali e comunitarie, ciascuna delle quali con un ruolo ben definito. Le imprese “cartiere” venivano intestate a prestanome, abitualmente donne di nazionalità estera, che operavano contabilmente con la compiacenza di un commercialista, acquistando solo formalmente pneumatici di origine cinese da fornitori europei al fine di caricarsi del debito Iva (poi non assolto) e di consentire quindi una indebita detrazione della stessa da parte delle ditte nazionali, destinatarie finali della merce, secondo le modalità, già note ai doganieri, dei cosiddetti “caroselli fiscali”. L'indagine ha, inoltre, rivelato un innovativo meccanismo, che consisteva nell'importazione degli pneumatici cinesi presso un porto italiano, simulandone la spedizione in un paese comunitario e il successivo rientro in Italia, con l'evasione dell'imposta e l'illecita costituzione di capitali all'estero.

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