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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Si avvicinano pranzi e cenoni: la guardia di finanza sequestra 9 tonnellate di pesce

I controlli sono scattati nei confronti di 5 attività commerciali nel giro di 3 giorni tra Chioggia, Caorle, San Stino e Goro. Prodotto scaduto o privo della richiesta (e necessaria) tracciabilità

Si avvicinano sempre più i pranzi e cenoni natalizi, di conseguenza si stringono le maglie dei controlli delle forze dell'ordine anche in fatto di rispetto delle normative sanitarie sulla commercializzazione di pesce (sia fresco che congelato). Negli ultimi giorni la guardia di finanza del reparto operativo aeronavale dellla guardia di finanza di Venezia ha sequestrato 9 tonnellate totali di prodotto ittico, nel corso di una serie di accertamenti nei confronti di diverse realtà, sia imprenditoriali che di ristorazione.

Il pesce sequestrato dalla Finanza

Si è trattato di operazioni distinte che hanno coinvolto parti diverse del territorio veneziano. Le squadre navali delle fiamme gialle, con la collaborazione anche dei colleghi dei reparti territoriali, hanno intensificato le attività a tutela della salute dei consumatori. Nel giro di 3 giorni (tra il 19 e il 22 dicembre) hanno messo nel loro mirino cinque persone giuridiche specializzate nella lavorazioe e nella commercializzazione di pesce. Quest'ultime avevano sede tra Caorle, San Stino di Livenza, Eraclea, Chioggia e Goro. Sarebbero state riscontrate "numerose irregolarità". Per la precisione sono state tolte dal mercato 7 tonnellate di prodotto ittico congelato non tracciato o scaduto, cui si aggiungono due tonnellate di vongole non tracciate o allo stato di novellame, quindi non commercializzabile. 
 

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