Borseggiatrici, virale il servizio de "Le Iene". Brugnaro: "Ecco perché chiediamo più poteri"
Un inviato della trasmissione di Italia 1 ha "testato" gli imbarcaderi davanti alla stazione. Sorprese due ladruncole minorenni in flagrante. E' volato anche qualche schiaffo
Il servizio ha immediatamente fatto il giro del web, e ha indotto anche il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, a twittare polemico: "Ecco perché chiediamo poteri minimi di sicurezza sociale". Martedì sera la città lagunare è stata al centro dell'attenzione per una piccola inchiesta di un inviato de "Le Iene": nelle settimane scorse, grazie a una complice, sono stati "testati" gli imbarcaderi antistanti la stazione ferroviaria di Santa Lucia in chiave borseggi. Che in quella zona operino bande organizzate di ladruncole è risaputo, alcune anche minorenni. Altre sono in stato interessante, per evitare di finire in carcere.
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Le denunce e gli arresti in flagrante delle forze dell'ordine si susseguono, ma poi spesso e sovente le manolesta vengono rimesse in libertà. Una complice della trasmissione di Italia 1 ha quindi fatto da esca, tenendo una borsa mezza aperta con una telecamera nascosta. Come è possibile vedere nel servizio, la possibile preda attira subito l'attenzione delle borseggiatrici. In un primo caso le ladruncole sono in 4 e si muovono in maniera organizzata all'imbarcadero. Due fanno il "palo", due si danno da fare per perpetrare il furto, che effettivamente viene messo a segno. Il giorno seguente la scena si ripete: due delle quattro borseggiatrici sono ancora lì, all'opera. Puntano di nuovo l'esca, poi si fanno ingolosire dalla presenza di un turista cinese subito dietro. C'è la classica calca che si forma prima di salire in vaporetto. Le malintenzionate derubano il cittadino asiatico, scappando inseguite dall'inviato de Le Iene.
La coppia viene bloccata: viene chiesto alle ladruncole conto di ciò che stanno facendo. L'inviato viene raggiunto da qualche schiaffo. Le manolesta sono giovanissime, di sicuro minorenni. Chi bazzica la stazione le può facilmente riconoscere anche se il volto è pixellato. Alla fine il bottino, nascosto poco distante, viene recuperato dalla troupe della trasmissione tv, mentre sul posto interviene la polfer. Porta tutti negli uffici della stazione ferroviaria per far luce sulla vicenda. Ma uno degli agenti commenta: "Le porteremo a Bologna in struttura di accoglienza per minori non accompagnati, ma già la mattina seguente forse se ne andranno via".
