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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Striscia sbarca in laguna: l'emergenza bricole diventa un caso nazionale

Venerdì sera durante il tg satirico in onda un servizio di Moreno Morello che ha messo nel mirino le condizioni delle palizzate in laguna: "Andrebbero sostituite, invece niente"

Insidie sopra e sotto il pelo dell'acqua, potenzialmente "letali" per la navigazione. L'emergenza bricole in laguna acquisisce un'eco nazionale venerdì sera, quando è andato in onda su Striscia la Notizia un servizio di Moreno Morello tra Burano e Mazzorbo. L'inviato del tg satirico ha immortalato le condizioni difficili in cui versano diversi pali in laguna, letteralmente mangiati da molluschi e dall'usura del tempo.

Al punto che non di rado le bricole si rompono e iniziano pericolosamente a galleggiare a pelo d'acqua. Diventando delle mine vaganti per le imbarcazioni lagunari. "La loro funzione è di delimitare i canali di navigazione - ha spiegato Morello a favore di telecamera - La manutenzione, però, è un problema. Andrebbero sostituite, ma non è così. Guardate". A quel punto sono seguite instantanee oramai diventate purtroppo usuali in laguna, tanto che diverse associazioni locali si sono appellate al prefetto e ai rappresentanti del territorio chiedendo una soluzione urgente. Perché di emergenza in effetti si tratta.

GUARDA IL SERVIZIO DI STRISCIA

Una situazione di cui evidentemente ha deciso di farsi portavoce anche Striscia la Notizia, che ha immortalato soprattutto alcuni casi ritenuti emblematici nei dintorni a Burano. L'accento di Morello è stato posto sul fatto che spesso le bricole costituiscono un supporto anche per l'illuminazione notturna in laguna, permettendo di individuare i canali quando tutt'attorno è buio.

Il pericolo è tale che potrebbe essere presto decisa la chiusura dei canali di navigazione: sulla questione si è fatto sentire l'ingegnere Roberto Daniele, attuale provveditore (ex magistrato) alle acque. Se i fondi da Roma per sostituire le bricole non arriveranno, ha annunciato, sarà necessario interdire alcuni canali di sua competenza per evitare incidenti. Diverse associazioni si stanno battendo in questo senso, primo fra tutti il Gruppo 25 Aprile: nelle scorse settimane hanno inviato una diffida al provveditore.

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