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Cronaca Murano

Laguna poco "trasparente", Striscia scopre furbetti del vetro di Murano

L'inviato della trasmissione Moreno Morello ha acquistato dei souvenir sull'isola. Sottoposti ai mastri vetrai il giudizio è unanime: "Patacche"

Il vetro stavolta non era "trasparente" per nulla. Del resto sull'autenticità del simbolo di Murano aleggiano spesso dubbi al momento di pagare il conto. E' un problema di numeri: com'è possibile che in una città come Venezia vengano importati 4 milioni di pezzi in vetro quando in laguna si trovano le fucine più rinomate al mondo? Con ogni probabilità questi 4 milioni di pezzi vengono poi confusi nel mercato da qualche "furbetto" del souvenir.

A smascherare ancora una volta qualche commerciante infedele l'inviato di Striscia la Notizia Moreno Morello, sbarcato nei giorni scorsi sull'isola del vetro per fare il punto sulla vendita di pezzi non originali. Morello ha fatto controllare degli oggetti acquistati sul posto da tre famosi mastri vetrai: Pino Signoretto, Simone Cenedese, Gianni Seguso. Con loro c'era anche il presidente del Consorzio Promovetro Luciano Gambaro. Unanime il loro giudizio: davanti al naso avevano solo dei "tarocchi" spacciati per prodotti originali.

"Questi venditori, con il loro comportamento, mettono a repentaglio centinaia di posti di lavoro e decine e decine di aziende produttive di Murano - ha commentato mercoledì Gambaro - è ora di finirla con questo sistema illecito di vendita. Questa tecnica ha un solo nome: truffa in commercio. Noi produttori siamo le prime vittime, ma ciò che non si capisce è che continuando così anche il comparto commerciale sarà presto intaccato e fortemente penalizzato da queste vendite e il consumatore finale, nell'incertezza, non acquisterà più neanche il vetro garantito e certificato".

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