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Cronaca

Il ministro dlla Difesa Pinotti: "Venezia ha tante potenzialità e noi di certo le sfrutteremo"

Giornata conclusiva del Simposio delle Marine Militari all'Arsenale di Venezia. Temi locali ma anche internazionali. Il Capo di Stato Maggiore, Graziano: "Terrorismo, serve cooperazione"

"Venezia ha da sempre avuto una storia militare importante, che non può essere cancellata. Ci offre molte occasioni per sfruttare le sue potenzialità e noi certamente lo faremo". Lo ha dichiarato il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, visitando la scuola navale militare Morosini, in occasione del Simposio delle Marine Militari in corso all'Arsenale. "Non c'ero mai stata - ha aggiunto - e ho apprezzato che si sia avviato il dialogo con l'amministrazione per coinvolgere la scuola in tutte le manifestazioni per il prossimo anniversario della nascita". I temi locali, però, si sono intersecati gioco forza a quelli nazionali e internazionali durante il meeting dell'Arsenale. Tra questi anche il terrorismo: "Oggi abbiamo raggiunto un risultato importante, perché due anni fa combattevamo contro il terrorismo fattosi Stato con il Califfato, mentre oggi, dopo la caduta di Mosul, lo Stato islamico si è sgretolato", ha affermato il ministro - Dobbiamo però renderci conto che ancora non abbiamo sconfitto il terrorismo, perché quello dei foreign fighters è un rischio che conosciamo e sappiamo che per estirparlo ci vorrà un lungo lavoro, anche culturale, perché sappiamo l'importanza della propaganda".

Terrorismo e immigrazione

In tutto questo esiste anche il problema Libia, che è alla base dei flussi migratori verso l'Italia: "La stabilità della Libia è una delle chiavi della sicurezza nel Mediterraneo - ha aggiunto Pinotti - E il dimezzamento degli sbarchi sulle nostre coste, da luglio ad oggi, dimostra che l'impegno sta dando i suoi frutti". Per il ministro è necessario "intensificare la lotta al terrorismo e trovare una più efficace strategia europea sui movimenti migratori. Solidarietà e cooperazione devono essere le parole d'ordine, perché la sicurezza riguarda tutta l'Europa e non solo gli Stati periferici". Riguardo al ruolo delle Marine, Pinotti ha parlato di "uno strumento capace, efficiente e prontamente disponibile, non solo per assicurare un'efficace difesa nei confronti di minacce tradizionali, ma anche per garantire il sicuro e libero utilizzo condiviso dell'ambiente marittimo. Il Mediterraneo deve continuare ad essere 'cerniera' per relazioni cooperative e non 'barriera' per contrapposizioni distruttive".

"Più cooperazione internazionale"

Al Simposio è intervenuto anche il Capo di Stato maggiore della Difesa, Claudio Graziano: "C'è una significativa volontà di scambio nella comprensione di un mondo globalizzato, visto che le singole organizzazioni, da sole, non possono risolvere i problemi - ha dichiarato - I problemi internazionali sono evidentemente globali, basta pensare al terrorismo, e si rende quindi necessaria una maggior cooperazione e un più efficace sistema di relazioni". Nel settore Mediterraneo, ha sottolineato Graziano, "tutto ciò si traduce nel fenomeno dell'immigrazione clandestina e in altre situazioni che possono destabilizzare l'Europa: è per questo che vorremmo che le tante missioni fossero coordinate, per crescere in efficacia, anche se le migrazioni si possono controllare ma non arrestare. Noi - ha aggiunto - dobbiamo contrastare questi fenomeni attraverso una serie di progetti operativi, ma soprattutto attraverso il progetto della Nato di 'Defence Capacity Building', che stiamo facendo in Iraq e stiamo cercando di fare in Libia, andando lì per far sì che le loro forze siano in grado di operare". "In tutto questo - ha concluso - è importante la migliore coordinazione, perché le minacce che contrastiamo sono multiformi e richiedono una risposta generale interforze che sia efficace. Perché c'è stata una crescita e un miglioramento, ma va costruito un sistema efficace di risposta per i prossimi vent'anni".

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