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Cronaca

"Venezia e hinterland come supermarket per acquistare patrimonio pubblico a pochi soldi"

Colletti Filctem Cgil: "Assistiamo a continue polemiche e al fatto che il sindaco attacca la stampa nemica o chi fa domande precise e pretende di avere risposte"

"Palazzi e immobili a Venezia, Marghera, Murano, e Terraferma sempre più oggetto d'acquisto da parte di speculatori che lasciano il nulla alla collettività". A sostenerlo è il sindacato Filctem Cgil, che attacca l'attenzione superficiale e passeggera destata dai titoli di giornale o dalle inchieste sui problemi del territorio, "che si trasformano in qualche botta e risposta politico e poi, puntualmente, in un niente di fatto".

Pili e acquisizioni 

"Il problema c’è e dev’essere affrontato - dice Riccardo Colletti, segretario della sigla sindacale -, ma non si può farlo a giorni alterni, non può essere che un’inchiesta di Report o di Fanpage riproponga lo stato dell’arte che conosciamo bene tutti, e si riapra una discussione che durerà, al massimo, un altro paio di giorni. L’area dei Pili è inquinata, dimostrino il contrario in termini trasparenti. Bisogna verificare il contesto globale su cui stanno avvenendo cessioni di palazzi e di aree specifiche, per dare sfogo ai privati e a un piano di investimenti prevalentemente legato al turismo. Praticamente Venezia, Marghera, Mestre e Murano sono diventate un supermarket dove privati facoltosi stanno acquisendo pezzi importanti a pochi soldi - continua Colletti -, privati che hanno solo un interesse di business che confligge con i bisogni della nostra città".

Sin e Investimenti

"Si ritorna a parlare della cabina di regia dell’area Sin (Sito d'interesse nazionale), ma se ricordo bene qualcuno sosteneva che ci sono più di 60 aziende che vogliono investire sulle aree di Porto Marghera, nessuno chiede conto di questo? - Si chiede il sindacalista -. Ci si limita a dire che il problema dello sviluppo è legato alla questione delle bonifiche. Da vent’anni stiamo sostenendo questa tesi e da vent’anni vediamo la riproposizione dei soliti accordi di programma e del fatto che si continua ancora a parlare di burocrazia, ma le cose sono sempre ferme".

Tavolo permanente

"Ci siamo stancati  - conclude - di vedere questo continuo disinteresse sulle cose basilari e pratiche che si potrebbero affrontare da subito, assistiamo a continue polemiche e al fatto che il sindaco attacca la stampa nemica o chi fa domande precise e pretende di avere risposte. Per questo motivo, chiedo alle forze politiche di costituire un tavolo permanente, sia sullo stato di inquinamento sia sulle attività produttive, ma anche su come la pensiamo sui pericoli che derivano dalle speculazioni, perché non vi è solo l’area dei Pili: la cosa è ben più ampia. La nostra disponibilità non mancherà mai nei confronti di chi vuole bene a questo territorio e seriamente vuole creare innovazione, sostenibilità ambientale e industriale e occupazione vera".     

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