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Cronaca Marghera

Porto Marghera: accordo sulle bonifiche, ma una società di Brugnaro fa ricorso al Tar

L'accusa dell'opposizione è quella di conflitto d'interessi. I tre legali della società "Porta di Venezia spa", di proprietà del sindaco, erano stati incaricati di fare ricorso

Conflitto d'interessi? Come riportano i quotidiani locali, è quello al'interno del quale potrebbe trovarsi il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, con la sua società "Porta di Venezia spa", proprietaria di alcune aree da bonificare in zona Pili, e nella quale il ministero dell'Ambiente impone specifici interventi, in accordo con i piani di bonifica di Porto Marghera stretti da Comune, Regione e Città Metropolitana. È tuttavia di qualche settimana fa il ricorso depositato al Tar da tre legali della società per chiedere l'annullamento dell'accordo. Da una parte, quindi, il primo cittadino difenderebbe i "patti" sulle bonifiche, dall'altra, però, una delle sue società li contesta.

Non sono mancate le accuse dirette al primo cittadino, in primis da Davide Scano, consigliere dei 5 Stelle. "Molti temevano questa commistione di interessi - ha commentato - ora è palese sotto gli occhi di tutti". Il Comune, ha spiegato, ha bisogno di amministratori che si dedichino solo ed esclusivamente ad amministrare la città. L'invito, senza mezzi termini, è quello di tornare a fare l'imprenditore a tempo pieno. La società di Brugnaro, guidata dal suo braccio destro, Derek Donadini, non ha fatto tardare la propria versione, specificando che il ricorso ha origine sette anni fa, nel 2010, quando mister Umana non era ancora stato eletto sindaco di Venezia. Gli ultimi atti, quindi, sarebbero solo integrativi.

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